L'adozione oltralape.
Questo film ha notevoli recensioni che mi hanno incuriosito e convinto a vederlo.
La madre di Thèo non vuole tenerlo, così si reca all'ospedale dove partorisce e lascia il bambino nelle mani dello stato.
Il film racconta con profondo realismo i primi mesi di un bimbo abbandonato in ospedale e tutte le persone che vi ruotano intorno.
Dopo averlo visto, sebbene il tema non m'interessi profondamente sono rimasto felice di questa visione.
Mi è piaciuta la regia che è riuscita a tenere un profilo neutrale, ma raccontando i sentimenti delle persone coinvolte; ma ancora di più mi è piaciuto il cast di interpreti a me sconosciuti, ma capaci di regalarmi grandi emozioni e personaggi tridimensionali.
In particolare mi ha colpito il personaggio Jean, l'operatore che accoglie i bambini abbandonati per un breve periodo, un personaggio di grande umanità capace di fare un "mestiere" davvero difficile, accogliere bambini di tutta l'età, farli sentire a casa in attesa di collocazione, l'attore è riuscito a comunicare la grande forza emotiva che un lavoro del genere comporta e il grande dispendio di energie, poi il bambino va via e lascia un grande vuoto.
Interessante anche il percorso di Alice che, sebbene single, riceve alla fine il bambino, mi ha fatto capire come il processo di adozione e la scelta non sia affatto facile, ma che anche genitori diversi dalla classica famiglia possano essere idonei o, talvolta, più adatti.
Lo consiglio.
Segnala contenuto