Una vita in 14 storie
In questo fine anno 2020 c'è veramente un fiorire di album in uscita, uno più interessante dell'altro: ecco dunque in lizza anche Claudio Baglioni con “In questa storia che è la mia” che esce, oltre che in MP, in:
-CD audio (cieca 16 euro)
-Vinile (dai 30 euro fino agli 80 se uno sceglie la copia autografata e DeLuxe).
I siti che lo vendono sono molteplici e per la prima volta, esso può essere trovato anche in edicola, proprio per facilitarne la massima diffusione.
L'album è il sedicesimo in studio ed esce 7 anni dopo “Con voi”.
Claudio Baglioni con -questa storia- si riferisce ai 40 anni che racchiudono la sua carriera che è anche la sua vita espressa con inediti, il tutto attesissimo dai Baglioniani: a colpo d'occhio, mancano in queste canzoni le piccole realtà quotidiane, i bar o la strada, ma questo, riflettendo, è dovuto al fatto che negli ultimi anni Baglioni ha condotto vita ritirata più che pubblica, specie in questo ultimo anno per i motivi che hanno coinvolto, e coinvolgono ancora, tutti noi.
Insomma “In questa storia che è la mia” si caratterizza come un album di interni, un album intimo in un viaggio di revisione tra presente e passato, alternando storie personali e di altri.
Quando Baglioni ha presentato alla Stampa la sua nuova opera, ha ricordato che essa è strettamente collegata cioè è figlia dei due album precedenti, “Strada facendo”1981 e “Oltre”1990. Ma ancora una volta, come per altri cantanti, vedi Ligabue, l'album è figlio anche di una condizione negativa perchè anche le “cose brutte” possono essere l'input per cercare nuove strade e creare formule coinvolgenti mentre tutto, attimi, incontri, persone, sogni e quant'altro gira intorno ad un solo grande sentimento, quello che dà sapore alla vita, l'amore.
L'album, un album-narrazione, che è “una vita con 14 storie che le passano attraverso”, comprende:
-14 brani (una vita in 14 canzoni)
-1 ouverture
-4 interludi piano e voce (Baglioni li ha definiti una sosta, una piccola piattaforma su cui fermarsi dopo una lunga strada)
-finale.
Per la precisione la tracklist è la seguente (durata insolita di 80 minuti):
capostoria
altrove e qui
1. non so com’è cominciata
gli anni più belli
quello che sarà di noi
in un mondo nuovo
2. al pianoforte ogni giorno
come ti dirò
uno e due
mentre il fiume va
3. e firmo in fede un contratto
pioggia blu
mal d’amore
reo confesso
4. adesso è strano pensare
io non sono lì
lei lei lei lei
dodici note
uomo di varie età
finestoria
Il messaggio contenuto in questo album è stato chiarito dallo stesso cantante quando ha precisato (parole sue) che esso è “un invito, una spinta a rileggere la nostra storia” con le sue gioie e i suoi dolori, nostra nel senso che noi e Baglioni l'abbiamo vissuta insieme.
In questi mesi il cantautore si è dedicato completamente a questo progetto partendo dalla scrittura fino alle sonorità, con basso, batteria, pianoforte, chitarre, archi, fiati, voci e cori lasciando solo una minima parte all'elettronica. Insomma un album fatto tutto a mano, proprio come una volta, un album davvero artigianale in cui il compositore, il musicista, il cantante si sovrappongono, unico solitario protagonista di ricordi belli e brutti.
Arrangiamenti, parole, musiche davvero coinvolgenti.
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