Una noia retorica infinita
Film tanto strombazzato quanto sopravvalutato, che parla della parabola di un ragazzo che decide di abbandonare la civiltà e andare in Alaska per mettersi alla prova, con un finale drammatico. Il film è lento e mi può anche star bene, perché comunque si tratta di una pellicola che parla di un singolo personaggio, da solo, nel nulla. Tratto da un libro di Jon Krakauer è una pellicola pretenziosa e noiosa e tutto sommato inutile, difficile da seguire anche se non c'è una trama con personaggio solo, in pratica, che non riesce ad essere coinvolgente. Insomma è una prova di regia per Sean Penn che poteva tranquillamente risparmiarci. Personalmente non sono riuscito a vederlo tutto di fila, ma ho dovuto farlo a più riprese, solo perché non avevo letto le recensioni con gli spoiler, altrimenti avrei tranquillamente lasciato sospeso dove l'ho lasciato la prima volta. Non lo posso consigliare se siete da soli e depressi almeno vi deprimerete ancora di più. Non perdeteci tempo è narrativa narrativa fine a se stessa che pretenderebbe di spiegare qualcosa, ma non ce la fa. Riesce soltanto essere noioso. È quello che succede quando un bravo attore si convince di essere anche un bravo regista solo perché tutti gli dicono che è vero.
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