tratto dal capolavoro letterario di Charlotte Brontë
Più di una volta ho finito per assistere a questo film di Franco Zeffirelli, che riproduce l'omonima opera di Charlotte Brontë. Jane Eire entra a vivere nel castello di lord Rochester per un impiego d'istitutrice della piccola Adéle, protetta dal padrone di casa perchè potrebbe esserne la figlia. Jane è contenta del suo lavoro e instaura un bel rapporto con l'alunna, ma il castello nasconde un segreto: di quando in quando, si ascoltano d'improvviso rumori non identificabili e risa sinistre.
In questo caso non ho letto il libro, solo visto il film, ma le mie ricerche lo confermano fedele alla trama. Che mostra una donna coraggiosa che non si lascia mai abbattere dal susseguirsi di disavventure. Nè ritiene la professione d'insegnante, negletta ai tempi di Jane Austen, quale peggiore sventura per una donna che non può contare sulla protezione di una famiglia influente, tutt'altro. Forse uno dei motivi è rinvenibile nel fatto che l'autrice visse durante l'epoca vittoriana, in fermento per cambiamenti in atto su svariati fronti e non la socialmente statica giorgiana nè la reggenza, il periodo di transizione tra le due età, che caratterizzò invece l'opera austeniana. Film consigliato per il suo grande spessore letterario, che non manca di morale cristiana. Per i piccoli e piccolissimi risulterebbe però dalle tematiche troppo complesse ed eccessivamente drammatico, dunque ritengo l'età giusta per la visualizzazione dalle scuole medie in poi.
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