poteva essere meglio, le basi c'erano
Vantaggi
l'idea era buona
Svantaggi
la messa in atto molto meno
Kevin Lomax è un avvocato di campagna che si fa pochi scrupoli pur di vincere qualunque causa. Gli giunge una proposta da un importante studio legale che apparentemente costituirebbe il salto di qualità della sua carriera. All'inizio tutto sembra andare a gonfie vele: si trasferisce con la moglie a NewYork e va a vivere in un bell'appartamento moderno, in quanto nello studio è bene accolto. Ma non passa tempo, che le cose prendono una brutta piega: la moglie ha allucinazioni spaventose che la portano al ricovero in una clinica psichiatrica e infine al suicidio e a Kevin viene praticamente imposto di buttarsi alle spalle quel minimo di etica che ancora gli rimane, per non parlare delle tentazioni a cui è esposto nello studio della grande mela. Già, dato che si scopre che il titolare è nientemeno che il diavolo e risulta pure essere il padre di Kevin. Il film, che costituirebbe un'allegoria della lotta contro le tentazioni, dove il vincerle o soccombere dipende da quanto posto il Signore occupa nella vita di ciascuno, se Egli sia o meno la priorità per l'essere umano in questione, purtroppo è rovinato da episodi contenenti linguaggio improprio, che mandano a rotoli le buone intenzioni. Vi sono perfino accenni interpretativi apocalittici e si tocca la spinosa questione del libero arbitrio, ma sembra che regia e produzione degli ultimi decenni siano divenute pressochè incapaci di girare un buon film che non soltanto intrattenga, ma soprattutto faccia riflettere il pubblico, senza servirsi di scurrilità. Insomma, una gran caduta di stile che poteva tranquillamente essere risparmiata. Ecco perchè l'indeciso. Assolutamente non adatto a un pubblico infantile e neppure di adolescenti: anche se non vi fosse la presenza di linguaggio improprio, alcune scene sono troppo pesanti per un minore, anche se in presenza dei genitori.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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