Opinione su La bella e la bestia (film 2017): La Bella e La Bestia del 2017: molto gradevole
La Bella e La Bestia del 2017: molto gradevole
02/01/2020
Vantaggi
Adatto a tutti, bei momenti, favola di base bellissima
Svantaggi
Non all'altezza dell'originale sempre targato Disney, protagonista un po' carente
Il cast comprende nomi quali Emma Watson (Belle), Dan Stevens (Bestia), Luke Evans (Gaston) e Kevin Kline (Maurice, padre di Belle). La trama segue di pari passo quella a cui la Disney ci aveva già abituati in passato; in questo senso, si tratta di una trasposizione vera e propria. Costumi, atmosfere, musiche, sviluppi, sono tutti uguali, anche se qui sono stati amalgamati a una leggera modernità figlia dell'epoca in cui ci troviamo oggi.
Il preambolo della storia presenta coloro che saranno i protagonisti. Si parte con la genesi della Bestia e poi si viene catapultati nel presente attraverso un turbinio di inquadrature ammalianti e musiche in stile Disney, facendo subito capire che le canzoni saranno parte integrante della sceneggiatura. Belle è il cuore della storia, una giovane fanciulla aggraziata e moderna a modo suo che vive in un paesino francese retrogrado. Sulla carta è una protagonista perfetta per reggere tutta l'intensa trama che caratterizza La Bella e La Bestia ma, a mio avviso, Emma Watson non riesce a incarnare a dovere l'energia del suo personaggio. Se il risultato dell'interpretazione non è deprecabile è soprattutto grazie alla sceneggiatura, che ovviamente mette in risalto la magnanimità della ragazza facendola emergere per come deve essere, una protagonista con tutti i crismi.
La trama si delinea poco per volta e si apprende gradualmente dell'importanza dei vari personaggi. Oltre a Belle e alla Bastia, spiccano Gaston, il palese antagonista, e Maurice, il padre buono e onesto che tutti vorrebbero. Dall'altra parte però, sullo sfondo di un gargantuesco castello dove non splende il sole, c'è il tormento della solitaria Bestia e dei suoi servitori, tramutati in stupefacenti mobili e soprammobili parlanti. Belle va a finire nel castello maledetto dopo alcune peripezie ed è proprio dall'incontro con la Bestia e con i suoi amici che sfocia tutta l'essenza di questo racconto. La figura della Bestia è quella che mi ha affascinata di più perché è un personaggio che va compreso per la sua sofferenza, nonostante un tempo fosse colpevole di troppo egoismo ed edonismo. E in quelle volte che il suo volto bestiale si trova al centro delle scene, si possono cogliere i suoi patimenti. Così si finisce per parteggiare per lui, per sperare che riottenga una seconda chance e che il sortilegio che lo ha colpito venga distrutto dal vero amore. Qui subentra Belle, la ragazza più bella del paese che ha anche un animo gentile e umile. L'approccio con il principe trasformato non è roseo, ma è proprio per questo che assistere al loro crescendo di alchimia risulta maggiormente avvincente.
Tutto il film ha un ritmo dosato in maniera non proprio armoniosa, in talune parti potrebbe calare un po' l'attenzione, ma nella seconda parte si assiste a una serie di accadimenti decisamente più vivaci. Il climax viene finalmente raggiunto e tutto quel che è importante per la storia si dispiega meglio per preparare al finale. E la conclusione, degna dei classici da sogno firmati Disney, non può che riservare sorprese e tanta magia, oltre che puro amore.
A livello tecnico, questo film non è affatto male. La Bestia è imponente e i suoi tratti lasciano intravedere la recitazione dell'attore, senza che sembri troppo un mero pupazzone fatto al computer. Le molteplici canzoni e musiche sono come quelle del film classico, malgrado siano state riarrangiate. Il doppiaggio è una piccola nota di demerito perché non sa essere sempre valido e in alcune voci si può cogliere un po' di inesperienza. I personaggi mantengono una specie di verve surreale per far avvertire la stessa atmosfera da favola presente nella pellicola del 1991 e ognuno dei comprimari ha un suo ruolo specifico e, a tratti, anche buffo. Di certo non è un film divertente perché su di esso aleggiano sempre un'oscurità e una mestizia da ricondurre alla Bestia, colui che è di fatto la componente tetra e triste della storia. Per questo, vedere alla fine come tutto assume una nuova luce è ancor più esaltante.
Ho visto questo La Bella e La Bestia come se mi approcciassi alla storia per la prima volta, anche se non ho mancato di ravvisare qualche minima differenza rispetto al capitolo del 1991. Ha saputo coinvolgermi nonostante all'inizio non fossi del tutto convinta, ma tirando le somme mi è piaciuto principalmente perché è la trasposizione di una storia che ho sempre amato in quanto protatrice di un messaggio profondo e senza tempo, nonostante prenda luogo in un'epoca ancestrale. Per me La Bella e La Bestia del 1991 rimarrà insuperabile, ma questo live action è comunque godibile per coloro che non si stancano mai di apprezzare questo racconto.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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