Mi aspettavo un film più profondo
Questo è un film in cui si racconta di un undicenne orfano di padre, che convive con madre e nonno in un paesino montanaro. Intreccerà gradualmente un rapporto amicale con un immigrato libanese, cui ha, in un certo senso, provato una sofferenza simile.
Nel lungometraggio appariranno droghe e incoscienze varie giovanili, che mi dà sempre fastidio assistere... Il finale è comunque commovente e placidamente consolante, con il rapporto d'amicizia che non sarà incrinato o interrotto. Presenti comunque vari momenti di conflitto tra i personaggi, senza parlare del figlio Michele con sua madre, che tende spesso anche nella realtà ad esser vessata dai figli che non riescono a darsi pace per la perdita, in una prospettiva fuori dell'ambiente veramente cristiano.
Interessante come il figlio difende il padre esagerando il proprio "concetto di verità". Ma per le riflessioni che possono sorgere da questo, si potrebbe scrivere e parlare molto, cosa che farò in altre circostanze...
Mi aspettavo un film più piacevole comunque, con una comparsata del nostrano (per chi abita in Fvg) Giuseppe Battiston piuttosto fugace e secondaria. Non un film che rivedrei, ma è stato comunque soddisfacente.
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