Opinione su La vita è bella: Benigni e il suo capolavoro che fa ridere e piangere

Benigni e il suo capolavoro che fa ridere e piangere

01/01/2020

Vantaggi

Trama, cast, attori, musiche, sviluppi, ambientazioni, pluripremiato, adatto a tutti

Svantaggi

Assolutamente nessuno


Roberto Benigni è un maestro geniale e il suo film La Vita è Bella non poteva che essere un capolavoro assoluto. Il film del 1997 ha ricevuto sette candidature ai premi Oscar ed è riuscito a portarsene a casa tre (miglior attore protagonista, miglior film straniero e miglior colonna sonora) proiettando di diritto Benigni nel panorama artistico internazionale.
La trama di questa opera vede come protagonista un vivace uomo ebreo, Guido Orefice (Roberto Benigni), che si innamora subito di una bella maestra, Dora (Nicoletta Braschi). Nella prima parte il contesto -siamo nel 1939 - è interamente legato alla presentazione del protagonista e al suo modo di darsi da fare. Il romanticismo puro e improntato all'ironia predomina e Benigni sin da subito si rivela essere un personaggio ammaliatore. La trama, sulle note dell'agrodolce melonia firmata da Nicola Piovani, procede stabile e senza mai rallentare, intrigante per la sua genuinità e forte anche dell'interesse che fanno sorgere anche i comprimari. Ogni situazione racchiude una gag divertente ma anche funzionale per tutto il film poiché molti dettagli ritorneranno utili in seguito.
Sembrerebbe una pellicola completamente comica perché in effetti all'inizio nulla lascia presagire che le cose degeneranno con il passare degli anni e, in particolare, quando fascisti e nazisti si imporranno senza freni sulla razza ebrea. Gli anni passano e, una volta che Guido e Dora si sposano e hanno un figlioletto, Giosuè, ci si addentra nell'epoca più truce per gli ebrei. Ed è così che la famigliola, compreso lo zio anziano di Guido, si ritrova in un non specificato campo di concentramento.
L'intero film non fa nulla per spiattellare crudamente le atrocità che hanno dovuto patire gli ebrei, ma lascia che il contesto storico sia comunque presente con tutte le sue peculiarità precipue. Guido, alla cui personalità dinamica e comica lo spettatore era già stato avvezzato, funge abilmente da distrazione per il bambino (ma anche per lo spettatore stesso), affinché quel che predomini non sia la tristezza bensì l'ironia, nonostante nulla potrebbe far ridere se si è circondati da tedeschi spietati e povere persone ossa e pelle mandate a morire. Ma tutto questo avviene senza che la profondità dell'empietà tipica della "soluzione finale" venga sminuita. È solo che Guido offre una prospettiva distorta di tutto, traduce con grande forza d'animo il linguaggio che usano i cattivi tedeschi con frasi e azioni improntate al gioco. Fa tutto questo perché vuole proteggere Giosuè, e sempre per lui creerà ogni astuzia possibile per tenerlo lontano dal male, per far sì che la mente del piccolo non prenda mai atto di quello che sta accadendo. Roberto Benigni e Giorgio Cantarini (che all'epoca aveva circa quattro anni) rappresentano il duo padre/figlio più spassoso e puro che possa esserci. Vedere questo babbo che anche nel lager pensa a come stupire la moglie lontana dalla sezione dei maschi, che finge pur faticando e pur sapendo che forse non c'è molto da fare per portare a casa la pelle, è una delle cose più buffe e commoventi al tempo stesso. Infatti il film si sviluppa proprio attraverso queste due sensazioni. Si ride, ci si commuove e alla fine si ride e si piange insieme, grazie a un epilogo che non poteva che essere più bello di così, pur conservando una tristezza di fondo.
La Vita È Bella è un caposaldo della cinematografia, un film che si è accaparrato giustamente successo, applausi e tanti riconoscimenti. Rappresenta una storia che chiunque potrebbe vedere e apprezzare in maniera del tutto personale. È pregna di emozioni, di battute, di sentimento, di attenzione e sensibilità e di tante trovate geniali. Tutti, almeno una volta, dovrebbero vederlo. È un'esperienza totalmente travolgente in ogni senso e attraverso la sua storia si può comprendere che la vita, se vissuta cercando il suo lato positivo, persino con lo sfondo più angusto e infausto finisce col divenire bella.


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sallyrose

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Altre opinioni degli utenti su La vita è bella

  • fb-10206237824699646
    opinione inserita da Francesca FiFi Bruno il 13/12/2017
    Già il titolo del film dice tutto. Un lungometraggio davvero degno di tre premi Oscar con attori davvero abili, memorabili e capacissimi, tra cui il mitico Roberto Benigni, parte del cast e direttore,...
    Continua a leggere >
    90%
    spunto di riflessione, intenso, personaggi e attori memorabili, scene indimenticabili, molto verosimile, ottima ambientazione
    nessuno in particolare a parte alcune scene molto toccanti
  • esperanto2
    opinione inserita da esperanto2 il 19/07/2017
    "La vita è bella" si può definire certamente come l'opera cinematografica più importante e nota del famoso attore e comico toscano Roberto Benigni. Al di là dei giudizi di valore su quest'opera si può...
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    80%
    Frutto di qualità
    Non ne ho trovati di rilevanti
  • agave
    opinione inserita da agave il 12/07/2017
    Premetto che Roberto Benigni non mi piace, ma ho voluto ugualmente vedere questo film perché la trama sembrava promettere uno spettacolo non banale. Sulla carta tutto bene, ma il film... ho trovato ba...
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    L'idea alla base della sceneggiatura
    Il film è ben al di sotto delle potenzialità che poteva esprimere
  • xroswars
    opinione inserita da xroswars il 21/06/2017
    La vita è bella è un film che sicuramente va visto almeno una volta, che fa riflettere e che risulta anche simpatico da vedere. Il film è italiano e vede Benigni come protagonista e regista. Il film c...
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    70%
    Capolavoro
    Nessuno
  • littlestar
    opinione inserita da littlestar il 29/05/2017
    Chi non l'ha mai visto almeno una sola volta? La vita è bella è uno dei più bei film che si sono mai visti. Ha visto un oscar ed era inevitabile perché è un film davvero molto bello e ricco di signifi...
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