Un horror senza orrore.
Jakob non parla più da quando le è morta la madre e viva in una villa in Toscana col padre scultore che decide di assegnargli Verena come istitutrice.
Jakob sta in ascolto della pietra dalla quale sente ancora la madre e questo turba il padre.
Questo film aveva buone recensioni così mi sono invogliato a guardarlo, ma non mi ha entusiasmato perchè, a mio avviso, il regista non riesce a definirne il genere restando in bilico tra thriller, horror e dramma.
E così costringe lo spettatore in una sorta di estenuante attesa e tensione che non si espleta e lascerà delusi coloro che dalle musiche e dall'impsotazione si aspettano un horror, solo nel finale si riscatta e trova una sua forma, ma io credo sia troppo tardi, il regista ha tirato troppo la corda facendo scappare prima la maggior parte degli spettatori.
Un cast di livello superiore per il genere thriller che riesce a dare spessore ai personaggi e un finale intrigante lasciato aperto alle riflessioni e interpretazioni del pubblico riscatta il film da alcune fasi lente e calanti e gisutifica le recensioni positive che mi avevano spinto a vederlo.
Resta difficile per me individuare un target per un film tutto sommato soddisfacente, che consiglioa chi sia rimasto incuriosito dalla mia recensione.
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