Opinione su “L'istituto” di Stephen King: INSIEME SIAMO PIÙ FORTI
INSIEME SIAMO PIÙ FORTI
22/06/2020
Vantaggi
Davvero un colpo di genio, quello dello scrittore del Maine di riproporre e riportare quei miti dell’horror ai tempi correnti.
Svantaggi
In principio qualche decina di pagine piatte, non mi convince e mi instilla il dubbio di avere commesso un errore
In principio qualche decina di pagine piatte, non mi convince e mi instilla il dubbio di avere commesso un errore, controllo il titolo del libro, ancora e di nuovo.
Proseguo, quasi mi spavento, BOOOOOM! E’ proprio Stephen King, il Re è tra noi e noi siamo folli e scalmanati e balliamo fino a consumarci la pianta dei piedi sul nudo cemento.
-Luci e puntini-
Ho dodici anni e sono un bambino speciale, geniale, dicono. Ho appena superato i test di ingresso di due prestigiose università che frequenterò in contemporanea. Ho sempre sete, una sete indomabile di conoscenza.
-Tp e Tk, telepatia e telecinesi-
A volte la teglia della pizza cade a terra, ma solo se vuota. Sto dormendo nella mia cameretta, sento un rumore, mi spavento e sussurro: Mamma? Degli estranei, svengo, al risveglio sono di nuovo in camera mia. Stessa tappezzeria, stessi mobili, stessi giochi. La mia finestra, manca la finestra nella mia stanza… LA STANZA, questa e’ LA STANZA. Mi chiamo Luke Ellis, un volto sorridente mi informa che inizia un altro giorno in paradiso.
Tortura; non siete prigionieri, siete in missione.
Avester è il piu’ piccolo e potente, non ha mai avuto amici fuori di qui.
-Luci e puntini-
Prorompente e a perdifiato, sono bastati pochi capitoli per trasformarmi in un personaggio guizzato da una tavola di Walt Disney. I bulbi oculari in una spinta estatica che si allungano un paio di spanne oltre il cranio e una turbina quelle gambe che incitano la testa verso gli occhi troppo veloci. Stephen King ci sposa all’assurdo rendendolo credibile o, come lui stesso sostiene, rende plausibile l’impossibile.
Beata la sua narrativa e maledetti i suoi mostri, era dai tempi di Lisbeth Salander che non mi ritrovavo alle tre del mattino – pigiama verde bigodini rosa e quelle povere doghe imploranti - ad ululare vendetta e rivoluzione, incitando le masse coi pugni vorticanti al cielo. Tutto sta a scegliere bene i gestori dell’istituto, il corpo docente, insomma.
Lui lo sa, è stato giovane allievo, bravo insegnante, bibliotecario appassionato: e si vede.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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