Opinioni Memorie di una geisha

Memorie di una geisha è un film del 2005 ,nel 2006 ha vinto tre Oscar, ambientato in Giappone, nell'anno 1929. La storia racconta della piccola Chiyo Sakamoto, di nove anni, e la sorella più grande Satsu, che abitano in un piccolo villaggio di pescatori, a seguito di una grave malattia che ha colpito la loro madre, vengono vendute dal padre a un intermediario, un certo Tanaka. Questi le vende la piccola viene venduta a una una casa per geishe, mentre la piu' grande viene instradata un un bordello, Chiyo conosce 4 donne. Hatsumomo, l'unica in attività, la Nonna, una geisha anziana ritirata, la Madre che è anche l'amministratrice della casa e la Zietta, sorella maggiore della Madre che è anche l'unica ad avere gesti gentili verso la piccola Chiyo. Grazie alla sua rara bellezza soprattutto derivante dagli occhi grigio-azzurri (particolarità assai rara tra gli orientali, la bambina ha un grande potenziale come geisha. Avrà grosse difficoltà visto che Hatsumomo non può tollerare rivali e utilizza il suo status di geisha principale della casa per maltrattare Chiyo, arrivando a costringerla a giurarle obbedienza in cambio dell'indirizzo del bordello dove puo' trovare la sorella maggiore.
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Memorie di una geisha è un film che, come suggerisce il nome, ci racconta la vita di una geisha in Giappone dal periodo immediatamente precedente e successivo alla seconda guerra mondiale. romanzo di Arthur Golden, la storia è raccontata attraverso gli occhi blu del protagonista, il resto degli elementi storici come un semplice sfondo. è stato vincitore di tre Oscar, fotografia, costumi e direzione artistica. Questo libro parla un'umile ragazza di nome chiyo che in seguito sarebbe diventata una geisha per la quale si chiama geisha sayuri. Memoirs of a geisha si basa sul romanzo con lo stesso titolo che Arthur Golden ha scrittoed è stato pubblicato nel 1997. Questo film è stato il secondo lungometraggio che Rob Marshall ha direttosul grande schermo, e lo ha fatto con grande successo vincendo, tra gli altri premi, tre dei sei Oscar che ha scelto -Migliore fotografia, scenografia e costumi. C'era una circostanza in cui la geisha che lavorava con Golden lo denunciava per diffamazione e violazione del contratto , perché l'accordo significava un totale anonimato e infrangere questo silenzio era una grande offesa. Mineko Iwasaki, come viene chiamata la donna, ha raggiunto un accordo stragiudiziale con Golden per un importo che non è stato reso pubblico. Più tardi, Mineko Iwasaki scrisse la sua autobiografia, intitolata Life of a Geisha (2004), in cui spiega le vere circostanze della sua vita e mette in discussione le licenze letterarie della storia che l'ha resa famosa.
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Non avendo letto il libro non posso fare paragoni. Da film si intuisce subito che si guarda l'Oriente con gli occhi di un occidentale. C'è tutto il bello del Giappone. Esteticamente questo film è davvero molto bello, ci sono i kimoni, i ciliegi in fiore e queste bellissime ragazze dai lineamenti delicati e così eleganti nei movimenti. Quando ho scoperto che tutte le attrici erano cinesi ho però avuto la conferma della mancanza di accuratezza. La trama affascina come una favola e gli ambienti sono suggestivi. La protagonista è bella di una bellezza dolce, è sfortunata e buona. Tutto è confezionato per piacere e il risultato è ottenuto. Non so quanto i giapponesi o gli amanti della cultura nipponica che opinione possono avere. Da occidentale a me è piaciuto. Per chi non lo conosce è la storia di una bambina venduta dal padre insieme alla sorella che finisce in un bordello. Lei troppo piccola va a fare la sguattera ma gli eventi e i suoi occhi grigio azzurri la porteranno ad essere una geisha ed innamorarsi di un uomo che a cui cercherà sempre di essere vicina anche se come geisha non potrà mai diventare sua moglie. Anche la trama è inevitabilmente studiata per suscitare interesse , struggimento e incanto quando si racconta il mondo delle geishe. Non posso che consigliarlo.
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