La ricerca della verità
Prosegue con Nymphomaniac volume 2 il lungo racconto di Joe a proposito della sua controversa vita sessuale.
Tra maternità, esperienze a tre, masochismo e legami omosessuali, Joe si mette a nudo con il suo interlocutore come in una lunga seduta psicoanalitica.
Mi sono approcciata a Nymphomaniac con molte riserve, i film di Lars Von Triers non sempre mi hanno convinta, anzi, più di una volta li ho trovati noiosi esercizi di stile, ma questa volta mi sono dovuta ricredere. Nymphomaniac sviscera paure e pulsioni, sdogana le fantasie più estreme e lo fa con grande lucidità e onestà.
Nymphomaniac è un film drammatico, anche se con alcune digressioni si sfiorano i toni della commedia (grottesca), ma tutto questo Lars Von Trier lo fa per condurre lo spettatore a provare la totale mancanza di empatia ed immedesimazione per quello che vede, come se volesse erigerci ( noi spettatori) a inesorabili giudici.
E vedendo Nymphomaniac è quasi impossibile non domandarsi, fin troppo spesso, perché? Non comprendiamo il comportamento di Joe, lo condanniamo, ma nel profondo non so realmente fino a che punto.
Il cinema di Lars von Trier o lo si ama o lo si odia, questa volta l’ho amato, ma non posso certo dire che questo sia un film adatto a tutti. Non a chi cerca il divertimento e non a chi cerca delle scene di sesso per eccitarsi.
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