Il dramma Shakesperiano attraverso i suoi occhi
Buongiorno, il film di cui intendo parlarvi oggi è un riadattamento della famosissima tragedia di William Shakespeare "Amleto".
Il film si chiama Ophelia, e narra le vicende dell'opera teatrale che tutti conosciamo attraverso il punto di vista del personaggio di Ofelia.
Il film è basato sul romanzo di Lisa Klein.
Ofelia (interpretata dall'attrice Daisy Ridley) viene accolta come ancella della regina Gertrude (Naomi Watts), la madre di Amleto, a palazzo, dove incontra un giovanissimo Amleto.
Anni più tardi, i due ragazzi iniziano a provare sentimenti l'una per l'altro, e Ofelia stessa scopre che l'assassinio del Re (padre di Amleto) è stato assassinato dal fratello di lui, Claudio, il quale ha intrapreso una relazione segreta con la cognata.
Amleto, che aveva giurato fedeltà pur non volendo a Claudio, inizia a provare sentimenti di vendetta e medita di spodestare lo zio.
Intanto Ofelia e Amleto si sposano segretamente, e il Re Claudio sospettando dell'affetto tra i due usa la ragazza come esca. Qui succede qualcosa di totalmente inaspettato rispetto al dramma di Shakespeare: è Ofelia stessa a escogitare il piano di far credere Amleto pazzo per salvargli la vita. Così inizia il percorso della follia di Amleto, il quale inizia ad alludere tramite commedie a corte al tradimento dello zio.
Ofelia viene incarcerata perchè a conoscenza di ulteriori segreti e omicidi di Re Claudio, così si finge anche lei pazza davanti alla corte e prende volutamente una pozione per fingersi morta e poter continuare ad agire in segreto per salvare Amleto, la cui è vita è appesa ad un filo in quanto dovrà combattere contro il fratello di Ofelia (Laerte) per aver ucciso per sbaglio il loro padre. Ma Laerte è complice di Re Claudio, il quale ha intriso la spada di veleno.
Ofelia tenta di avvertire Amleto e lo sprona a fuggire con lei, ma il ragazzo rinuncia alla fuga e accetta la sua sorte per onore, ed infine muore.
La ragazza riesce a fuggire e ripararsi in un convento, dove darà alla luce una figlia a cui racconterà la sua visione della storia.
In questo film, quindi, vediamo una visione alternativa della tragedia: Ofelia non viene ritratta come la donna abbandonata che si lascia andare alla morte per dolore, ma come una donna forte che finge la pazzia e la morte stessa per riuscire a salvare l'uomo che ama e se stessa.
Questo film mi è piaciuto fin da subito: le ambientazioni sono bellissime, la colonna sonora con il testo originale dell'Amleto è pura poesia, le interpretazioni sono ben riuscite e tutta la scenografia ti catapulta realmente nella mente di Shakespeare! Lo consiglio!
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