Un Respiro soporifero
Francesco e la figlia piccola vanno a vivere in una villa isolata sul lago d'Iseo dopo una msiteriosa disgrazia. E con loro c'è una persona attaccata al respiratore, non sappiamo chi sia, ma sentiamo il respiro attraverso i muri.
Un film drammatico fortemente italiano nei ritmi, nei modi, nella pesantezza.
Non è stato facile vederlo e ammetto di aver portato alcune scene avanti veloce davveor troppo lente ed esasperanti solo per la curiosità di vedere verso che direzioneil film voltasse, conscio che non avrebbe voltato in enssuna direzione e mantenuto il suo mistero fino alla fine e tante domande alla libera interpretazione del pubblico.
L'attenzione e il film vengono tenuti su da un cast all'altezza capace di dare spessore ai personaggi, purtroppo il tutto è compassato e dalle tendenze a tratti teatrali con un ritmo volutamente sornione e lentametne esasperante voluto dalla regia.
Lo consiglio solo ad un pubblico amante del cinema italiano d'autore per guardarlo in un momento in cui si ha anche una certa energia e concentrazione, altrimenti il rischio dia ddormentarsi è elevato.
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