Un interessante thriller-dramma
Un dramma intenso tratto da una storia tristemente vera. Purtroppo la realtà è stata pure peggio della fantasia del film. Tratta la storia di una madre segregata per anni assieme al suo figlio, che non ha mai potuto uscire dalla stanza (appunto, ''room''), a motivo di un crudele uomo. Dopo violenze e paure, la seconda parte del film mostra la loro vita dopo che sono stati liberati.
Effettivamente, la particolarità di questo drammatico, è che è principalmente psicologico/emotivo, legato appunto al reinserimento nella società di questa sfortunata coppia di persone.
E' stato interessante per me riflettere sul concetto di realtà, e di come la psiche umana può esser modellata in più modi. Il bambino ha sempre vissuto credendo che la cosa normale era stare in una stanza. Questo è una questione che si lega in tutte le cose della vita, ed è interessante questo aspetto, seppur sia pieno di drammaticità, del come un essere umano possa abituarsi a una situazione negativa e può percepire reale una situazione disordinata (penso soprattutto alla società mondiale e alla sua situazione spirituale, lontana dal vero Dio, seppur ''religiosa/superstiziosa'' in tanti sensi differenti). Per il resto la recitazione l'ho trovata ottima econsiglio a tutti, seppurin famiglia l'aveva trovato troppo duro nella prima parte e non hanno voluto continuare la visione.
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