La leggenda di Slenderman
Slenderman è una leggenda nata su internet tramite un concorso di Crepypasta, che racconta di una non precisata entità maligna alta oltre 2 metri con il viso bianco, braccia lunghe e vestito in giacca e cravatta.
Visto il grandissimo successo che ha avuto questo personaggio, questo venne traslato per la prima volta in un videogioco gratuito chiamato Slender: The eight pages, in cui dovevamo raccogliere otto pagine di un diario evitando appunto di farci catturare dal mostro.
Questo gioco ha dato il via ai cosiddetti Jump Scaries Game, giochi il cui obiettivo è principalmente far impaurire il giocatore.
Dato il grande successo di Eight Pages, la casa di sviluppo, pensò bene di farne un seguito migliorando di granlunga il progetto iniziale, il risultato è Slender: The arrival.
Il gioco si svolge durante gli eventi del gioco precedente e paradossalmente ha una bella trama, non eccezionale, ma molto interessante e che comunque vuoi sapere come finisce. Anche le ambientazioni e il senso di ansia sono buone, e gli jump scaries funzionano. Il problema sta che è dannatamente noioso, non si fa nulla se non cercare oggetti e scappare questo per ogni livello dove a un certo punto la noia supererà la paura.
Anche la longevità è molto misera e una volta che si conoscono le postazioni degli oggetti e la strada da fare si può finire il gioco in 15 minuti.
Slender: The arrival è un grosso passo avanti rispetto al passato, peccato per i tanti difetti. Il gioco è disponibile sia per PS3 e XBOX360, ma li lo sconsiglio in quanto è un pessimo porting, che per PS4 e XBOX ONE molto più fedele alla versione PC che risulta essere la migliore.
Un titolo che non mi sento di consigliare, ma rispetto a eight pages neanche sconsiglio.
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