Opinione su Taccuino di un vecchio sporcaccione - Charles Bukowski: Il "Taccuino" da bravo "scolaretto" di Charles Bukowski

Il "Taccuino" da bravo "scolaretto" di Charles Bukowski

19/03/2016

Vantaggi

libro intelligente e tutto da ridere

Svantaggi

Sconsigliato ai puritani


Bukowki, se non ricordo male, era nato all'inizio degli anni '20. Negli anni '60 aveva più o meno una quarantina d'anni: perfetto. Erano quelli i "suoi" anni, quelli giusti per poter dire tutto e di più con un linguaggio il più "sfrenato" possibile. Per uno come lui, che si era fatto le ossa lavorando presso le più prestigiose riviste pornografiche, era un giochetto molto divertente "spaventare" a morte i bravi americani con espressioni dove "stronzo" e "figlio di puttana" erano dette e ripetute ad ogni pié sospinto.

Per quanto riguarda il suo "Taccuino" in effetti il libriccino può essere ancora interessante, se non altro per le "riflessioni" intelligenti che di tanto in tanto vi fanno capolino. Bokowski tutto sommato era un grande ammiratore dello stile aforistico, sempre "fulminante" nelle conclusioni, come quando, instaurando una differenza tra arte e vita, "fulminealmente" concluse che l'arte, a ben vedere, è "più sopportabile" della vita. Un altro aforisma bukowskiano che m'è rimasto impresso (però non ricordo se era nel "Taccuino" o da qualche altra parte) è quello che dice, più o meno, che qualsiasi "stronzo" è capace di trovare un lavoro, mentre bisogna essere davvero bravi per vivere "senza lavorare".

Gli anni '60, come dicevo, "permisero" che uno scrittore dello stile di Bukowski facesse breccia in una buona parte del "nuovo" pubblico americano, quello giovanile intendo, che si stava avviando a bruciare tutta la tradizione, lingua compresa. Concludo: Bukowski era davvero un anticonformista, e, d'altra parte, per quanto mi è dato sapere, era un vero e assiduo frequentatore del "maledettismo" internazionale, a partire da Baudelaire. Oggi come oggi, con quello che si sente dire in giro dai "nipotini" di Bukowski, vien quasi da sorridere a leggere espressioni come "stronzo" e "figlio di puttana": oggi sono stati coniati epiteti che fanno sembrare il povero Bukowki quasi uno scolaretto. Lettura divertente. Bravo Bukowski.

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  • agave
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    Il linguaggio e le tematiche crude non sono adatte a tutti
  • arya
    opinione inserita da arya il 28/12/2015
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    100%
    stile narrativo unico
    non adatto a tutti