Eran in 100, giovani e forti...
Ho scoperto questa serie per caso, mentre facevo zapping sulla mia piattaforma di serie tv. Ho seguito la prima e la seconda stagione tutte d’un fiato, grazie al racconto ricco di contenuti e facile da seguire. Un po’ violento e con scene crude che, a differenza di altre serie però, non fa sentire molto il peso della crudeltà. Dalla terza stagione si è registrato, invece, un crollo d’ idee e di narrazione con 20 puntate di calma piatta, mentre tutto alla fine veniva risolto nelle ultime 2 puntate con una velocità record, tanto che da indurre a chiedersi quale sia stato il senso delle precedenti 20 puntate. Le vicende sono raccontate e ambientate nel futuro e nello spazio dopo che la terra è andata distrutta per mano degli stessi esseri umani. Dall’arca, la navicella orbitale che ospita ormai un intero popolo sopravvissuto, è stata avvistata una terra decisamente più abitabile ma, il dubbio delle nubi tossiche e delle radiazioni fa titubare le manovre di rientro. Le regole sull’arca sono rigide e così anche è numeroso il numero di giovani prigionieri che sarebbero dovuti morire per i loro reati. 100 di loro vengono così mandati sulla terra. Se ce la faranno, tutto il popolo potrà riatterrare. Al loro arrivo sulla terra però, solo 99 sopravvivono. Inizia così l’avventura.
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