La solitudine del faro
Di genere misto, certamente drammatico, in parte thriller ed horror, in parte fantastico, girato in bianco e nero per accentuare il senso di isolamento ed oscurità, interpretato da due attori che hanno dato una grande interpretazione, precisamente Robert Pattinson (nella parte del giovane Ephraim, l'apprendista) e un superbo William Defoe (il capo guardiano), il film “The Lighthouse” (Il Faro) è assolutamente da vedere, da assorbire lasciandosi penetrare dall'atmosfera particolarmente cruda e tetra della storia derivata in parte da un racconto non finito di Poe.
Siamo alla fine dell'800, in un'isoletta sperduta della Nuova Scozia al largo del New England, lontano da tutto e da tutti: il faro deve sempre funzionare alla perfezione per evitare brutti incidenti in un mare ricco di isolette e scogli; i guardiani, ciascuno con un aiutante devono fare turni di un mese. Al faro hanno tutto il necessario, ma se per qualche motivo, per esempio un prolungato periodo di brutto tempo, la nave di scambio tarda ad arrivare, veramente i due presenti sull'isola corrono il rischio di morire di fame, ma soprattutto di andare in tilt e di vedere fantasmi.
Thomas Wake, il titolare del faro, e il suo aiutante, addirittura alla prima esperienza, Epht
raim Winslow arrivano sull'isola per il loro turno di quattro settimane: i rapporti tra i due si rivelano subito molto complessi. Thomas è un vecchio despota cattivo e inacidito, che beve molto e pretende moltissimo tra l'altro trattando in malo modo, con sgarberie continue il giovane Ephraim. Questi avrebbe il desiderio, la curiosità di salire almeno una volta in alto alla punta del faro, nella parte riservata alla luce: egli è come una falena attratto lassù, è come Prometeo che vuole la luce degli dei, ma la botola è chiusa con un lucchetto e quando lo chiede, Thomas gli ordina di non avvicinarsi mai al suo regno, là in alto.
Ephraim comincia a pensare che Thomas nasconda qualcuno o chissà quali segreti e addirittura spiando da sotto la botola sente due voci, come il suo capo nascondesse una persona.
La diffidenza tra i due aumenta sempre di più e gli attriti scoppiano senza freni quando la nave con il cambio comincia a ritardare di settimane a causa del maltempo. Il clima peggiora quando, pur avvertito da Thomas, Ephraim sbotta contro i gabbiani, uccidendone uno e venendo aggredito poi dagli altri come per una sorta di vendetta personale.
Nell'attesa della nave, i due alternano momenti di calma a bisticci e ad ubriacature continue finchè la rabbia di Ephraim (che nel frattempo ha rivelato di essere in realtà un'altra persona) gli fa attaccare Thomas con una rabbia ormai incontrollabile.
Film da vedere.
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