Opinioni Too good to go

Ho acquistato in un negozio aspettandomi di trovare DOLCI come da descrizione del locale: «Da [NOME NEGOZIO] puoi trovare dolci tipici della loro produzione artigianale: piccola pasticceria, biscotti, croissant e molto altro ancora». Al negozio mi danno anche prodotti salati (focaccia) di importo ben inferiore a quanto previsto dagli accordi. Lamento l’accaduto con l’Assistenza, dicendo che il salato non avrebbero dovuto darmelo come da descrizione del negozio ma mi viene contestata la segnalazione: per loro tutto a posto. Dopo poco trovo che la descrizione del negozio è stata cambiata: «Da [NOME NEGOZIO] puoi trovare dolci E SALATI tipici della loro produzione artigianale: piccola pasticceria, biscotti, croissant e molto altro ancora». Prendono in giro gli utenti a beneficio dei negozianti per avere profitto. Peccato! L’intento è meritevole…la gestione da dimenticare! Un altro cliente che scappa!
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Qualcuno si è chiesto se ci fosse un modo per evitare gli sprechi di cibo invenduto e ha fondato too good to go. Di base si tratta di permettere agli esercenti di smaltire gli avanzi soprattutto di prodotti da forno ma anche altro, e ai clienti di avere una bella quantità di cibo a una cifra irrisoria. Quando magari rientri tardi da lavoro avere una cena a sorpresa può essere un salva vita. Purtroppo ha preso piede solo nelle grandi città e gli esercenti che hanno aderito sono ancora troppo pochi, quindi ci si trova con scarsa scelta e fa fatica a diventare un’abitudine per i consumatori stessi. Se si diffondesse in modo adeguato potremmo fare davvero tutti la differenza, pensate se aderissero i supermercati.
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L'idea di base di per sé è buona ma ci sono diverse criticità che andrebbero risolte: innanzitutto a meno che non si abiti in grandi città, non ci sono molti store aderenti; poi non si conosce cosa si acquista se non dopo averlo acquistato (e quindi come si fa a sapere se può piacere o meno? Così si rischia di buttarlo e dunque sprecarlo lo stesso) e in ultimo i rigidi orari di ritiro, che vengono unilateralmente fissati dal punto vendita e che dunque possono risultare anche molto scomodi. Insomma, ne consegue che si tratta di un'app "a scatola chiusa", in cui si paga e poi non si sa quello che si riceve, e tutto dipende dalla fortuna
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Questa applicazione nasce per evitare gli sprechi da parte di attività alimentari di ogni tipo,ne aderiscono supermercati, alimentari, pizzerie, ristoranti, rosticcerie, fruttivendoli e personalmente la trovo un' idea geniale. L'utilizzo è semplice: si cerca una zona, ed in base alla fascia oraria, ci sono una serie di offerte che dal prezzo di partenza di solito vengono scontate del 70%, quindi si prenota un ritiro che si paga direttamente con una carta di credito, ci si reca sul posto e basta mostrare la prenotazione con lo smartphone. Ovviamente il numero di attività che aderisce varia in base alla zona.
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