Dakota fugge dal suo mondo si fantasia.
Wendy è una ragazza autistica che vive in una casa famiglia grazie alla quale fa un'esistenza normale, ma vorrebbe tornare dalla sua famiglia e diventare una scrittrice di Star Trek. Quando le viene negato dalla sorella il ritorno a casa ha un'attacco d'ira e, quando si riprende si accorge di essere in ritardo per consegnare il copione che ha scritto per il concorso, così trova il coraggio di partire per LA e consegnarlo di presenza.
In questo film c'è una grande presenza di STar Trek che è parte integrante del mondo in cui Wendy vive, ma anche del suo modo di sentirsi e di essere, non averlo mai visto non mi ha aiutato affatto.
In ogni caso la sua storia è una bella storia di lotta, di determinazione e spinta a superare i propri limiti davanti agli ostacoli del viaggio e la cosa che ho più apprezzato è la mancanza di buonismo e la maturazione che passo passo avviene nel personaggio principale. E rivedere Dakota Fanning, che tanto apprezzavo da bambinia, in un ruolo da protagonista così complesso è stato emozionante.
Purtroppo le parti nelle quali si parla di Sta Trek o della sceneggiatura mi sono risultate noiose e credo sia più consigliabile per un pubblico che abbia familiarità con il film di Star Trek che potrebbe trovare più affinità e maggiore comprensione.
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