La lotta di una donna.
Questo film racconta le discriminazioni che ha dovuto subire Ruth Ginsburg e la sua lotta per la giustizia. Ruth è stata una delle pochissime donne ammesse ad Harvard negli anni cinquanta, laureatasi con il massimo dei voti e in grado anche di aiutare il marito che era nella stessa università, ma non è riuscita a trovare nessuno che l'assumesse negli studi legali, mentre il marito faceva carriera ed è stata costretta ad insegnare. Ma Ruth non molla.
Questo film non mi ha entusiasmato perchè scorre senza un ritmo capace di coinvolgere il pubblico.
Il personaggio di Ruth che risulta agguerrito dalla mia descrizione non si riflette nella Ruth che si vede sullo schermo, infatti non emerge il suo carattere, ma sembra piuttosto adagiarsi nella sua quotidiana vita casalinga.
In questi miei appunti emergono colpe equamente distribuibili fra script, regia e recitazione. Tuttavai credo che se Felicity Jones avesse avuto una maggiore eprsonalità e spessore sarebbe riuscita a rimediare al resto e trascinare il film nella giusta direzione, invece di affondare miseramente con lui.
PEccato perchè è una bella storia che poteva avere spunti di riflessione interessanti.
Non lo consiglio.
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