Una Storia Senza Nome.
Leggo spesso che il cinema italiano non ha più nulla da raccontare, ma negli ultimi anni mi sento sempre più convinto del contrario: se Perfetti Sconosciuti, La Grande Bellezza e La Pazza Gioia già mi avevano convinto che il cinema italiano è ancora incredibilmente vivo e soprattutto pieno di racconti ed emozioni, con i film usciti nell'ultimo anno non posso che confermare: Sulla Mia Pelle, Come un Gatto in Tangenziale, Dogman e Una Storia senza Nome sono ottimi titoli che meritano di essere trasmessi nelle nostre sale. Ed è proprio quest'ultimo probabilmente il titolo che mi ha stupito di più ultimamente, non quello che aspettavo maggiormente ma una piccola sorpresa molto gradita. E' la storia a metà tra un giallo e un film drammatico, di una giovane ragazza che si trova immischiata a causa di una storia che vorrebbe far sceneggiare con la mafia ed il furto di un quadro di Caravaggio, La Natività.
Ho letto pareri discordanti sul film ma io l'ho trovato ottimo, come la stessa attrice che personalmente ho trovato adatta al ruolo datole.
Un po' moscio il finale, cioè mi aspettavo qualcosa di diverso, ma nel complesso assolutamente da vedere.
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