vento infausto
Per dire la verità, non sono per niente fan di questo genere di film avventuroso ed eccessivamente romanzato. Ma poichè la trama che appariva nel trailer era piaciuta a mia madre e quanto a me, mi aveva lasciata curiosa, avevamo poi finito per sorbircelo. Un papà militare in pensione vive nelle campagne del Montana con i tre figli. Questi ultimi non potrebbero essere più diversi l'uno dall'altro: il maggiore, Alfred è posato e razionale, Samuel, il più piccolo è l'intellettuale di famiglia e anche un grande idealista, mentre Tristan, il secondogenito, segue soltanto il proprio istinto (il che lo porta a far danno agli altri, rimettendoci innanzi tutto la povera Susannah, fidanzata di Samuel, quando purtroppo quest'ultimo muore in guerra e per contropartita Tristan la lascia "sedotta e abbandonata", confermandosi lo scavezzacollo che è). Per qualche strana ragione che il film non spiega, il padre preferisce l'irresponsabile Tristan al diligente Alfred, una volta che Samuel non c'è più e incolpa il primogenito della morte in guerra dell'ultimo. Due cose in particolare non ho apprezzato, lacuna sopracitata a parte: la fine da suicida della povera Susannah, che Alfred aveva sposato sia perchè l'amava che per riparare al danno di suo fratello e la presenza di scene troppo esplicite che la regia poteva tranquillamente risparmiarsi.
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