Opinione su Adelscott: Birra al malto di Whisky
Birra al malto di Whisky
25/01/2019
Vantaggi
sapore particolare
Svantaggi
troppo dolce, corpo scarso
CARATTERISTICHE
L'Adelscott è tra le poche capaci di colpire il consumatore, non solo per il gusto. Particolare per vari aspetti, mostra le sue caratteristiche non appena la si versa. Schiuma corposa e resistente, ma allo stesso tempo morbida e piacevole al palato almeno per chi, come me, non ama una presenza eccessiva della schiuma nel bicchiere.
L'aroma sprigionato è quello classico del whisky single malt, con sentori di cereali e miele Il sapore è il secondo vero tratto distintivo, dominante e sempre in primo piano. Il motivo è la procedura utilizzata per la sua preparazione, uguale a quella impiegata nella produzione del whisky scozzese. Il malto viene prima tostato, poi affumicato con la combustione di torba (quest'ultima è una sorta di terriccio ottenuto mediante processi decompositivi di vegetazione palustre). Ecco spiegato l'aroma leggermente zuccherino accompagnato da un'intensa sensazione di affumicato che, ad onor del vero, a molti potrà risultare sgradevole.
Inutile dire che anche il colore, ambrato e caldo, ricorda molto i celebri distillati delle Highlands e dona quella sensazione piacevolmente avvolgente che è tipica dei bicchieri di buon whisky.
DEGUSTAZIONE
Chi prova la Adelscott per la prima volta resta inevitabilmente coinvolto dalla sua particolarità. Resta da capire se in positivo o in negativo, visto che una birra dalle sensazioni che si avvicinano al whisky non può che lasciare perplesso chi l'assaggia per la prima volta, ma anche chi come il sottoscritto la beve dopo molti anni e ha il palato abituato a ben altre tipologie di birra.
Da ragazzo ricordo di averla apprezzata, ma senza eccessivo entusiasmo probabilmente per la poca esperienza in materia. Prima di scrivere questa opinione ho deciso di acquistarla nuovamente, per ricordare i bei tempi che furono e per la curiosità venutami, avendo completamente rimosso il ricordo del suo sapore (senza esagerare credo di averla bevuta l'ultima volta venti anni fa).
Aroma e gusto, particolari per non dire anomali, possono andar bene se pur con qualche riserva. Ecco perché si sconsiglia la degustazione "a canna" (direttamente dalla bottiglia), mentre è preferibile l'uso di un calice a chiudere (il cosiddetto a "tulipano").
Quello che non mi convince neanche un po' è la mancanza di corposità. Amo le birre che lasciano il segno sul palato senza stomacare, mentre la Adelscott si rivela essere l'esatto contrario. Fin troppo leggera come struttura e come gradazione (appena 5,8%), risulta anche eccessivamente stucchevole e ridondante. Non la boccio del tutto perché si tratta comunque di un prodotto particolare, ma soprattutto perché si sposa bene come accompagnamento ad alcuni cibi.
Non è l'unica birra da consumare mangiando, ma al contrario di molte altre "colleghe speciali" la Adelscott sembra trovare la giusta collocazione durante i pasti o gli spuntini purché ben saporiti. La morte sua, come si suol dire, è il salmone affumicato (vanno bene anche trota e tonno) per l'evidente affinità con le sensazioni olfattive precedentemente descritte.
Ottima scelta anche un primo a base di pasta all'uovo con condimento non troppo importante, o con un ragù di pesce. Da non sottovalutare anche l'accompagnamento a una tavoletta di cioccolata extra fondente, in questo caso il contrasto dolce e birra potrebbe risultare vincente.
CURIOSITÀ
Adelscott, prodotta dalla birreria alsaziana Brasserie Fischer (fondata nel 1821) la stessa di birre note quali Fischer Tradition, Desperados Mas, Skylaker, Doreleï, Kriska e Kingston, è una birra giovane visto che è stata messa sul mercato solo nel 1982.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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qualità
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convenienza
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gradazione alcolica
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sapore
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aroma
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