L'immortalità di Amelia
Amelia, la moglie di Carter, vive attaccata ad una macchina dopo un'aneurisma, ma lui non perde le speranze e ancora di più quando la Wesley lo contatta per trasferire la mente della moglie nel corpo di un robot...
Questo tema è uno dei più usati dalla letteratura e cinematografia di fantascienza, quindi non brilla per originalità, ma è apprezzabile che il film si concentri molto sulla fantascienza e sulle diramazioni etiche piuttosto che sfociare in altri generi come thriller o azione.
Purtroppo è una produzione a basso budget e risulta evidente dagli stratagemmi che la regia e il montaggio usano per dare un tono fantascientifico, piuttosto che farci vedere il mondo del futuro e le sue cose straordinarie.
E così la prima parte del film salta velocemente e intreccia scene con colori sbiaditi e futuristici per dare un tocco di futuro, ma, a parte la tecnologia del trasferimento della mente, niente di quanto vediamo fa pensare che il film sia ambientato in un futuro lontano, piuttosto sembra proprio il presente.
Il cast non è il massimo, soprattutto l'attrice che interpreta Amelia che decide d'interpretare l'Amelia Robot come se fosse demente in certi momenti, normale in altri; una scelta piuttosto strana.
Considerato il basso budget mi sento di consigliare questo film ai puristi della fantascienza perchè solleva interessanti questioni etiche, ma senza avere troppe aspettative sul contorno.
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