Alla deriva nello spazio.
In un futuro prossimo la razza umana migra su Marte su una immensa astronave.
Mimaroben è l'addetta allla sala Mima, una sala visrtuale che simula la realtà terrestre che ognuno ricorda e ti riporta a vivere per un pò quello che non c'è più.
L'astronave subisce una deviazione che gli fa perdere il carburante e si trova alla deriva sperando di poter tornare sulla propria rotta nei prossimi anni.
Il film mostra tutta la sua natura nordica nelle atmosfere, nei costumi, nello scenografia di un mondo sterile, asettico, ordinato dove la maggior parte delle persone mira solo al consumo, infatti sono pochissimi gli spiriti liberi che cercano in MIMA la natura che un tempo era sulla Terra e la possibilità virtuale di poterla rivivere. E tutti noi riteniamo proprio questa cultura il massimo grado della civiltà sulla Terra, ma la situazione estrema in cui si trovano i passeggeri li costringerà a riflettere sulla loro piccolezza nell'universo e tornare ad uno stato primordiale che sfocerà in violenza, culti religiosi deviati, caos.
In tanti cercheranno rifugio in se stessi affollando le code per il MIMA.
Solo mettereci dinanzi alla morte ci fa capire quanto la nostra civiltà sia insulsa e miri a cose di nessun valore.
Un film intenso, interessante nelle riflessioni che si prende tutto il tempo che necessita per spiegare il suo punto di vista e analizzare con attenzione i vari tipoi di comportamento del genere umano. Senza fretta.
Avrebbe meritato un palcoscenico migliore e più messi ma resta un film da vedere.
Segnala contenuto
