Opinioni Bugie

Ogni anno, a febbraio, pasticcerie e supermercati si riforniscono di questo dolce tipico del periodo carnevalesco (ma perchè solo a carnevale?). Mio padre ne portava puntualmente qualche pacco a casa. Quelle da pasticceria io e mia madre le trovavamo buonissime, perchè evidentemente erano preparate fresche e senza i poco salutari conservanti di cui i prodotti da grande distibuzione sono colmi e stracolmi. Ma quando mio padre portava qualche pacco dal supermercato, andava a finire che mia madre storceva il naso e quanto a me, le evitavo. Per conservare il loro buon sapore croccante, temo sia necessario mangiarle fresche e dunque se non si sanno o non si ha la possibilità di prepararle in casa, meglio rivolgersi a una panetteria o pasticceria. Consiglio quelle fresche. Non adatte a celiaci e intolleranti a causa della farina di grano con cui sono preparate (non ho idea se ve ne sia una versione senza glutine).
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Le Bugie sono il dolce tipico del Carnevale, diffuse in tutta Italia, anche se con nomi diversi a seconda delle regioni. Vengono chiamate anche Chiacchiere o Frappe, ma le conosciamo tutti fin dall'infanzia. Nel periodo di Carnevale si trovano in ogni supermercato e in ogni panetteria a prezzo contenuto. Ovviamente sono irrinunciabili nelle feste in maschera. Io amo i dolci in generale, ma non ho mai avuto la passione per le Bugie, trovo che ci sia di meglio. In una festa in maschera per bambini mi aspetto di trovarle, perché in eventi del genere sono molto appropriate, ma non le amo molto. Non le trovo interessanti né nella versione classica con lo zucchero a velo, né in quella in cui sono decorate con cioccolato. Di sicuro comunque quelle fatte in casa sono superiori a quelle acquistate, le uniche occasioni in cui le trovo più invitanti sono proprio quelle in cui me le offre chi le sa preparare.
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E' un dolce/biscotto che a noi in famiglia piace tantissimo, da noi lo chiamiamo Chiecchiare di Carnevale , ma ci sono parecchi altri nomi che gli vengono attribuiti asseconda della località, Noi lo compriamo spesso durante il periodo del carnevale, soprattutto quelle fritte, acnhe se meno salutare di quello al forno, ha una buontà indescrivibile, intanto è friabe, molto spesso viene fatta una colata di cioccolata sopra o semplicemente cosparsi di zucchero a velo. Non è sicuramente una degli alimenti più salutari ma ogni tanto un sfizio bisogna pur toglierselo. Quelli fritti si conservano bene per non oltre la settimana, più durata hanno quelli al forno, che trovo più asciutti e secchi.
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Per fortuna sia mia mamma che mia nonna le sanno fare e anche più buone, così io le posso mangiare tutto l'anno, perché in commercio si trovano solo durante il periodo da febbraio a marzo in pratica quando inizia il carnevale. Ognuno le chiama diversamente in base alla Regione da dove viene. In ogni caso sono delle sfoglie fritte o al forno che si realizzano con acqua, farina, vino bianco, poi vengono stese sottilissime, tagliate i bordi con una rondella a posta che fa l'effetto ondulato e infine si dispongono su una teglia e si cuocono al forno. Così sono più salutari. Altrimenti si inseriscono nell'olio bollente e si fanno friggere, ma sono poi ricche di grassi. Queste che ci sono in figura sotto fritte e poi passate nel forno per togliere l'unto e sono davvero squisite. Sono croccanti e si sciolgono al palato. Consigliatissime.
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Da me in Liguria si chiamano "frappe". Sono i dolcetti di carnevale fritti con tanto zucchero che regalano tante tante calorie. A me piacciono molto anche se quando ne mangio troppe faccio fatica a digerirle. Essendo dei dolcetti fritti questo è ovvio! Mi piacciono in tutte le varianti che vengono proposte. Quelle con lo zucchero a velo spolverato sopra, quelle con lo zucchero aggiunto mentre friggono nell'olio bollente che si caramella nel mentre ma le mie preferite sono quelle che facea la mia mamma: quelle con l'aggiunta del vino bianco. Mia mamma metteva qualche bicchiere di vino bianco a fine cottura e lo lasciava sfumare prima di cospargere le frappe di zucchero. Prelibate!
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Nella mia regione li chiamiamo Chiacchiere, è un tipico prodotto dolciario che si trova nel perido di carnevale.Non è proprio uno di quei prodotti dietitici, è un impasto di farina, burro, zucchero e uova al quale viene aggiunta una componente alcolica, da noi in meridione aggiungiamo il marsala, ma si può aggiungere anche altro come la sambuca, la grappa o l'acquavite. Successivamente l'impasto viene tagliato a fascette e si può scegliere o di friggerle (le mie preferite) oppure di cucinarle al forno. Entrambe buone sicuramente, ma io preferisco quelle fritte e con sopra la colata di cioccolato fondente il pistacchio, una delizia.
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Le Bugie sono i tipici dolci fritti del carnevale. Sono come delle sfoglie croccanti su cui viene aggiunto in cima un velo di zucchero per dare un sapore ancora più dolce al tutto. In alcune zone d' Italia il nome è diverso, ovvero vengono definite Chiacchiere. Dire che si tratti di due nomi entrambi simpatici. Si possono comprare o fare in casa, io preferisco farle e mi vengono anche bene. Normalmente le friggo ma, se volete un prodotto più leggero, allora vi consiglio di cuocerle al forno. Saranno meno croccanti e sfiziose ma altrettanto buone. A volte le farcisco anche con marmellate varie, creme alla nocciola eccetera. Dipende dai gusti. Comunque le promuovo di sicuro, l'unico fastdio di quando le faccio è poi pulire la cucina dagli schizzi di olio..
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Dalle mie parti si chiamano chiacchiere. A me piacciono molto nella versione al forno più leggere e facili da digerire, ma vanno per la maggior parte quelle fritte. La bontà dipende molto da chi le produce, in commercio se ne trovano spesso di insipide e difficili da digerire. A seconda del produttore cambia molto la godibilità del prodotto, per cui bisogna scegliere bene. Si fanno con burro, farina, uova, zucchero, lievito, lievito e alcuni mettono il vino bianco e altri la grappa. Si spolverano con lo zucchero a velo e si trovano in giro anche quelle con il cioccolato. Io preferisco le classiche al forno fatte in casa o di marca. Solo alcune di quelle del supermercato sono buone.
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Bugie, chiacchiere o che nome si voglia grazie all’immensa varietà regionalistica italiana, questo dolce tipico di carnevale è buono e saporito in entrambe le varianti, al forno o fritta. La ricetta classica quella tradizionale prevede l’utilizzo di vino bianco, almeno a memoria e ricetta di nonna, poco certo, anche se ci sono varianti diverse a seconda della zona. Sti stende la pasta e la si porziona in striscette che poi vanno fritte in olio o cotte al forno. Personalmente preferisco la seconda versione la trovo più sfogliata, se così si vuol dire. Poi del semplicissimo zucchero a velo e il gioco è fatto. Da provare, dolci ma non stucchevoli. Lasciano un buon sapore.
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Le bugie, ovvero i dolci di carnevale, da noi si chiamano chiacchere ma ci sono tanti modi per denominarle come le frappe o le nastrine. Fatte in casa sono ottime ma quelle acquistate al supermercato lo sono un pò meno. Certo, bisogna vedere la marca che si acquista perchè alcune sono veramente da pasticceria mentre altre davvero economiche, sanno di poco, diventano presto sbriciolate e in alcuni punti, sono già in offerta perchè invendute. Quello che posso consigliare e di acquistarle di buona qualità se volete un dolce carnevalesco alternativo con la sfoglia tirata al punto giusto. Le bugie dei discount non sono lemigliori a parte qualche marca che produce dolci buoni.
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I dolci di carnevale francamente non mi appassionano perché essendo fritti sono pesantissimi da digerire e molto unti. Non fanno eccezione le bugie, che nella mia regione chiamiamo chiacchiere. Sono sfoglie di pasta fritta che poi viene spolverata con abbondante zucchero a velo. Ne esistono anche delle varianti in cui la pasta è imbevuta di alchermes oppure quella più golosa decorata con ondine di cioccolato anziché zucchero a velo. Per i più salutisti si può provare la versione al forno anziché fritta. Rimangono croccanti, dolci grazie allo zucchero a velo ma io le ho sempre trovate insignificanti e non le mangio volentieri. Ci sono decisamente dolci più buoni!
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Le Bugie sono dei biscotti tipici del Carnevale, simili come gusto alle chiacchiere al forno, anche se le differenze tra i due tipi di biscotti in realtà sono parecchie. Queste nello specifico le ho acquistate da Lidl, dove effettuo la maggior parte dei miei acquisti alimentari, ma si possono trovare anche in altri supermercati. Sono dei biscotti che mi piacciono davvero molto per la loro semplicità. Sono molto sottili, tanto che si rompono facilmente, e sono cotti al forno, il che li rende più leggeri rispetto alle chiacchiere classiche che invece sono fritte. Inoltre sulla superficie si può trovare una spolverata di zucchero, tanto quanto basta, a differenza delle chiacchiere in cui invece troviamo dello zucchero a velo.
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