Ossa e misteri
I romanzi di Kathy Reichs si assomigliano un po’ tutti…d’altra parte la sua ater-ego e protagonista Temperance Brennan è una patologa forense, quindi per mestiere studia cadaveri, in particolare ossa.
Questi ci sanno raccontare tante cose sulla vita delle persone, e sulla loro morte. È questo che fa Tempe, cerca di ricostruire delle vite e delle morti, di ridare dignità a delle membra straziate e dimenticate, anche da secoli.
In questo romanzo la nostra Temperance inizia a indagare sui resti di una religiosa di fine 800 in odore di santità, ma ben presto la portata delle sue indagini diventa assai maggiore: resti di altre 5 persone, tra cui due neonati, resti di un’altra donna morta di recente, tutti sembrano collegati dal un sottile filo conduttore, che porta irrevocabilmente verso una non meglio precisata setta religiosa.
Ci vengono presentate le analisi forensi in modo dettagliato e approfondito, mentre la storia passa un po’ in secondo piano tra espedienti un po’ forzati e colpi di scena non certo irresistibili. Il tutto produce un racconto apprezzabile anche se non originalissimo. Sicuramente meglio della collega Patricia Cornwell, un prodotto diciamo più “onesto” e meno sensazionalista, che non vuole scalare le classifiche a tutti i costi.
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