Dolce da bere
Mi hanno regalato degli amaretti morbidi in una confezione di latta dal disegno vintage, l’involucro è spettacolare, è piaciuto molto anche a mia moglie tant’è che dopo finiti, ha voluto conservarne il ricordo su un ripiano di cucina, credo che lo scopo del regalo sia stato anche questo.
Gli amaretti sono confezionati singolarmente con una carta velina colorata deliziosa da scartare mentre la fragranza già aleggia dal momento in cui si alza il coperchio della latta.
La specialità degli amaretti è che sono morbidi e croccanti oltre che al gusto unico, dolce e amaro che mette d’accordo tutti.
Gli amaretti Chiostro di Saronno nascono dalla tradizione dolciaria del luogo, portano la firma di La Paolo Lazzaroni & figli che una volta sono stati la discendenza della famiglia, ma dopo, pur mantenendo il titolo è passata a una multinazionale americana.
Mangiando il dolce dalla forma rotonda, non posso non pensare al liquore, Amaretto di Saronno, il gusto lo richiama prepotentemente, è come se fosse un biscotto liquido. Trovo che l’accostamento con una tazzina di caffè sia un connubio esilarante, io infatti li ho consumati osi a fine pasto.
Gli ingredienti sono semplici, mandorle amare non spellate e mandorle spellate, zucchero, albumi d’uovo e bicarbonato.
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