Un film di fantasceinza atipico
District 9 è una pellicola "low cost" di genere fantascienza. In tale ambito, generalmente lo spettatore è abituato a effetti speciali strepitosi, anche se ai primordi, per esempio "2001 Odissea nello spazio", tali effetti erano molto più ingenui ma non hanno impedito al film di diventare una pietra miliare della scifi. Questo per dire che una trama robusta può far perdonare altre pecche. E District 9 ha una trama almeno atipica. Nel film infatti, una volta tanto, non
sono gli alieni i cattivi. A fare una figura meschina, e purtroppo anche realistica, sono gli umani. Che hanno relegato dei marziani, capitati sulla Terra in seguito a un'avaria dell'astronave su cui viaggiano, in un ghetto non propriamente ospitale. Nel tempo i problemi relazionali fra alieni e umani si acuiscono, finché il governo non decide di spostarli in una località decentrata. Ma capita un incidente: un uomo viene contagiato durante l'operazione da dna alieno - ed è colpa sua-. A questo punto il ritmo si fa più serrato: da una parte troviamo il governo e i classici scienziati insensibili interessati a capire l'accaduto e sfruttarlo commercialmente, dall'altro gli alieni che vogliono soltanto, giustamente, tornarsene a casa. In mezzo il contagiato, che cerca di sfuggire al suo attuale destino di cavia da laboratorio. Come finirà? Vale la pena scoprirlo, perché anche se gli effetti speciali sono scarsi il film merita.
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