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1 Opinioni per Doomsday - Il Giorno del Giudizio (Neil Marshall - 2008)
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  • sheffield18
    The Reaper, il Mietitore
    opinione inserita da sheffield18 il 01/02/2021
    Vista la situazione in corso, pandemia covid, variazioni del virus e lockdown a gogò, sono stati riesumati anche vecchi film che trattano dell'argomento e ne trattano in modo così vivo e così terribilmente vicino alla realtà, da farli sembrare profetici. Nel 2008 il regista britannico Neil Marshall ha girato “Doomsday” che significa letteralmente (questa volta la traduzione italiana corrisponde perfettamente) -Giorno del giudizio-: l'idea gli nacque proprio dal Vallo di Adriano costruito dagli antichi Romani per difendersi dagli Scoti che mai erano riusciti a conquistare e presso cui abitava. La storia comincia nel 2008 quando non si sa perchè, non si sa da dove, nella città di Glasgow cominciarono ad apparire delle persone contagiate da un virus (chiamato Reaper, il Mietitore, il Tristo Mietitore) che si diffondeva velocemente e che con piaghe terribili seminava la morte. Nessuno riusciva a controllare la malattia né a controllare lo sviluppo del panico per cui il Governo Inglese per evitare il diffondersi dell'epidemia, non trovò di meglio che costruire un enorme muro da una costa all'altra separando nettamente la Scozia via terra e minando il mare, promettendo aiuti, almeno in viveri, aiuti che però non arrivarono mai. Al momento della chiusura completa del muro (discendente immediatamente dal vallo di Adriano), la folla cercava di passare per cercare una zona di non diffusione, in mezzo una donna con la figlia in braccio che tra l'altro era stata ferita negli spari dovuti al panico: nel caos era riuscita ad affidare la bambina all'ultimo elicottero che partiva per il sud. Passano decenni e si arriva al 2035: la Scozia abbandonata a se stessa, secondo le osservazioni del Governo centrale che continua le osservazioni via satellite, doveva essere ormai spopolata, ma alcune immagini avevano suscitato curiosità in quanto mostravano qualcuno vivo per le strade. Nessuno però aveva fatto niente per intervenire e aiutare finchè a Londra non appaiono dei nuovi “appestati”. Allora si decide una missione di esplorazione con pochi uomini, il tutto guidato proprio dalla bambina ferita all'occhio vista nella prima parte della storia: lei, Eden Sinclair (l'attrice Rhona Mitra) ormai è una donna, una guerriera e appartiene ai corpi speciali inglesi, inoltre è ben contenta di andare al Nord in quanto ha in mente (e nel cuore) l'idea di cercare qualcosa della madre, pur sapendo che probabilmente è morta chissà dove e chissà quando. Il loro scopo è trovare almeno un sopravvissuto per scoprire se è possibile creare un antivirus. Ma non appena arrivano nelle prime città, scoprono che i sopravvissuti sono molti e molto organizzati in tribù che vivono di attacchi e divertimenti brutali. Film consigliato che ci mostra in che modo la società (come scriveva il nostro poeta Quasimodo) è sempre quella della fionda e della pietra.
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    film interessante perchè tragicamente attuale - tanta suspence
    nessuno