Per chi ama sperimentare
Gironzolando per fiere, mi sono imbattuta in questa pasta che mi ha incuriosito. Grano arso? Che significa? Scopro che la ricetta nasce all'epoca dei grandi proprietari terrieri, i quali, una volta finita la mietitura, bruciavano le stoppie rimaste a terra nei campi e, bontà loro, permettevano ai mezzadri di raccogliere da questi campi i chicchi di grano caduti al suolo e ormai sbruciacchiati. Ma le nostre donne della buona civiltà contadina, parsimoniose e geniali, macinavano questi chicchi e, mani sante, impastavano e mettevano in tavola questi geniali rimasugli.
Oggi, ovviamente, il grano viene arso industrialmente, ma è da provare. Ha un gusto leggermente affumicato che bene si abbina a del buon sugo di pomodoro.
Si tratta di una farina integrale, per cui, per quelli come me che purtroppo non reggono troppe fibre, non è consigliato. Costicchia, anche perchè è ancora un prodotto abbastanza di nicchia, ma vale la pena provarlo.
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