La prima parte prolissa, ma poi appassiona
Un film di fantascienza puttosto interessante, che inizialmente temevo fosse troppo cupo, o lento. In realtà è ad alta tensione, in certi punti fin troppo, una montagna...russa, letteralmente. Mi chiedevo se il regista fosse Steven Spielberg, invece è il per me sconosciuto Alfonso Cuarón, seppur mi renda conto che avevo già visto in precedenza il suo "I figli degli uomini". È però per me nel suo pieno stile; anche uno che poco conosce astronautica si sarà accorto di certe scene piuttosto forzate e piuttosto improbabili, nella realtà...
La prima parte, guardandolo mi ero pentito di averlo preso in biblioteca, perchè sono piuttosto sensibile e mi vien male a vedere il dolore, la solitudine e altra cose del genere.
La seconda parte, con la protagonista che non si arrende e infine riesce a scamparla, fino al climax finale, mi ha appassionato.
Musica piuttosto forte ed evocativa, mi ricorda molto lo stile di Hans Zimmer, e il brano Gravity ce l'ho in formato bootleg come remix trance, non ci avevo nemmeno fatto caso. Non sapevo fosse di questo film. Piuttosto adatta, come finale uplift. La recitazione, sopratutto della primattrice Sandra Bullock è convincente e accorato. Pensavo che Clooney avesse un ruolo più presente. Complessivamente, a sorpresa, un film ben riuscito, seppur con le sue ''licenze'' hollywoodiane, e delle scene piuttosto forti per i più impressionabili.
Un film di fantascienza che promuovo abbondantemente.
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