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1 Opinioni per Il ladro di anime di Sebastian Fitzek
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  • kira1992
    A tratti molto crudo...
    opinione inserita da kira1992 il 21/08/2020
    La storia si snoda attraverso la lettura di una cartella clinica che racconta i fatti accaduti nelle "nove ore e quarantanove minuti prima della paura"; più andiamo avanti nella lettura, più scorre il tempo, più ci avviciniamo al tempo zero e anche alla verità. I protagonisti sono tutti intrappolati nella clinica psichiatrica Teufelseberg, nel pieno di una bufera di neve: è impossibile uscire ma anche entrare; è inutile sperare nei soccorsi. Sono chiusi dentro con il Ladro di Anime. C’è Caspar, un paziente che ha perso la memoria, ma che inizia a ricordare...e ricorda di aver commesso un terribile errore...Greta, altra paziente e brava nel decifrare gli indovinelli, Linus anch’egli paziente con difficoltà ad articolare le parole, la cuoca Sybille Patzwalk, Yasmin e Shadek infermieri della struttura, il dott Bruck e la dottoressa Sophia Dorn, il professor Samuel RaBfeld capo della clinica e Dirk Bachrnann il custode. Il Ladro di Anime ha già ucciso tre donne, in modo strano, incomprensibile. La causa del decesso è un mistero. Perché le vittime non riportano lesioni, non hanno subito violenza carnale, percosse o sevizie. Ciò nonostante il loro equilibrio psichico è stato irrimediabilmente minato. Sepolte vive. Murate fino alla morte nel loro stesso corpo. La lettura scorre molto velocemente per alcuni tratti, rallenta in altri dove si perde un po’ il filo del discorso e anche degli accadimenti. Inoltre l’ho trovata abbastanza cruda e violenta, o forse la sensazione di voltar pagina, e temere di dover leggere indicibili sofferenze. Insomma è come se avessi fatto una gran fatica per giungere al termine della lettura.
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    Ho scoperto uno dei colpi di scena già a metà strada ma alla fine è stata una sorpresa completa. Il miglior libro Fitzek che ho letto fino ad ora
    La lettura scorre molto velocemente per alcuni tratti, rallenta in altri dove si perde un po’ il filo del discorso e anche degli accadimenti. Inoltre l’ho trovata abbastanza cruda e violenta, o forse la sensazione di voltar pagina, e temere di dover leggere indicibili sofferenze. Insomma è come se avessi fatto una gran fatica per giungere al termine della lettura.