Opinione su Il seme sotto la neve - Ignazio Silone: E' talmente bello e profondo
E' talmente bello e profondo
10/07/2020
Vantaggi
Il seme sotto la neve, pur con i limiti che ho sopra evidenziato, è talmente bello e profondo da poterlo considerare un altro capolavoro di questo grande scrittore abruzzese.
Svantaggi
non di facile lettura
Le esperienze che l’autore aveva avuto, i contrasti insanabili, dapprima con i membri del Partito Comunista e poi con la sua stessa coscienza, avevano fatto maturare una visione realistica della situazione con uno sbocco di altissimo valore cristiano, una soluzione proposta non per un determinato periodo, ma per il futuro dell’esistenza umana, con il ricorso alla gratuità in contrapposizione alle leggi fameliche e distruttrici di un’economia di mercato.
Se Vino e pane è un romanzo dalla struttura armoniosa che trasmette, senza impedimenti, un flusso continuo di emozioni, lo stesso non si può dire per Il seme sotto la neve, a tratti eccessivamente elaborato, a volte grevemente statico, altre ancora invece arioso, quasi etereo e in questi casi entusiasmante.
C’è da dire, però, che la condizione dell’autore, nei suoi contrasti con la realtà dell’ideologia in cui così tanto aveva creduto, unita all’assenza, forzata, dal proprio paese, alimentano un desiderio maniacale di rappresentare un mondo soffocato da una coperta di silenzi, di omertà, di timori, di sostanziale amoralità; si tratta di un compito di per sé estremamente difficile e che lascia tracce nell’ambito strutturale, che si presenta altalenante, con una parte intermedia lunga e sovente pesante, quasi da scrittore russo dell’ottocento, ma con le pagine iniziali e finali che riscattano ampiamente il disagio, peraltro modesto, che si incontra appunto nella lettura della parte centrale.
Tuttavia, è necessario evidenziare come le lunghe pagine in cui si parla dei salotti dei gerarchi, dei loro discorsi di eloquenza senza costrutto, ma dove anche si intrallazza, sono, oltre che indispensabili, anche altamente illuminanti di un epoca di abulia e di sciocco servilismo che ricorda, non poco, i nostri giorni.
Lì ci sono assenze di anime, pavoneggiamenti da infanti viziati, crudeltà, quella crudeltà propria del mediocre che ricopre un ruolo superiore senza averne il merito, né l’umiltà. La vacuità è la norma, come gli sgambetti, come la conduzione di una vita ben lontana da qualsiasi convincimento di solidarietà, di unione, di partecipazione per uno scopo comune, se non, e solo a volte, per un affare dai contorni ben poco puliti. Questa nuova società assume così le caratteristiche di una vera e propria cricca, servile, forte con i deboli, sottomessa con i forti.
Ne deriva un clima pesante, di sospetti, di delazioni, di paure, di astrazione da una realtà troppo opprimente, in cui, chi non è parte degli ingranaggi, finisce con il vegetare.
Ma come sotto la neve germoglia il seme del grano, sotto questa coltre soffocante c’è ancora chi anella alla libertà e alla giustizia, come Pietro Spina, e vi sono anche altri germogli dormienti, ma che, se stimolati, possono crescere, come Simone la faina e il sordo Infante, e altri ancora. Basta camminare per queste terre di miseria, per queste montagne brulle e quasi inospitali - ma accorato e tenero è l’amore per la propria terra così lontana – per trovare altri che hanno una dignità, per dare loro una speranza, e in questo Pietro Spina, sceso fra loro, resosi umile fra gli umili, è un maestro, anzi verrebbe voglia di dire che è il Messia.
Apprenderà e insegnerà il significato autentico della parola libertà, si donerà agli altri per ricevere quel poco, ma che è invero tanto, che gli daranno, e infine, in un convinto altruismo, rinuncerà alla libertà del proprio corpo, per essere definitivamente libero, un gesto non fine a se stesso, ma che tanto ricorda il sacrificio di Gesù Cristo per la salvezza degli uomini.
Il seme sotto la neve, pur con i limiti che ho sopra evidenziato, è talmente bello e profondo da poterlo considerare un altro capolavoro di questo grande scrittore abruzzese.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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