Opinione su Il seme sotto la neve - Ignazio Silone: Una vita da fuggiasco.

Una vita da fuggiasco.

11/04/2020

Vantaggi

ben scritto

Svantaggi

nessuno


Il seme sotto la neve è il terzo romanzo di Ignazio Silone scritto durante il suo esilio in Svizzera, pubblicato in lingua tedesca a Zurigo nel 1941. e successivamente nel 1942 in italiano.
Il protagonista è Pietro Spina, personaggio principale anche del precedente romanzo Vino e pane, un intellettuale comunista che continua il suo viaggio in una società che assume l'aspetto di un paesaggio ricoperto di neve.
La nonna, Donna Maria Vincenza, per salvare Pietro tornato al suo paese natale, dopo essersi scontrata con il rifiuto del figlio Don Bastiano, chiede aiuto al notabile della contrada Don Coriolano.
La donna chiede all'uomo che si rechi a Roma a chiedere il perdono governativo per il ribelle per il nipote, Pietro pero' orgoglioso, respinge la grazia e, dopo aver vissuto a lungo in una spelonca finisce per andare a vivere ospite da Simone.
I due, assieme ad Infante, che precedentemente l'aveva ospitato nella spelonca intrecciano un forte legame di amicizia basato sulla vita a contatto con la natura e ai margini della società.







Nel timore che il suo nascondiglio venga rivelato dalla famiglia avversaria degli Spina, Pietro ripara nel paesino di Acquaviva, alloggiando sotto mentite spoglie in un albergo; qui nasce l'idillio con Faustina, giovane donna già conosciuta in gioventù ed oggetto del suo amore segreto. Intanto, Infante è arrestato, in quanto creduto colpevole di aver contraffatto con punti interrogativi le scritte inneggianti al regime fascista presenti sui muri del paese. Pietro si mette alla sua ricerca, nonostante l'intervento di Don Severino che lo prega di accogliere di nuovo con sé Faustina e di mettersi con lei in viaggio per coronare il loro amore e rifarsi una vita all'estero. Ma l'attaccamento per la sorte dello sventurato cafone sordomuto prevale e, raggiunto Infante, nel frattempo uscito di galera, lo consegna al padre Giustino emigrante rientrato dall'America. Ma l'epilogo è tragico. Pietro scopre Infante quale autore del parricidio e, in un gesto estremo di sacrificio ed altruismo, si consegna ai Carabinieri in vece dello sventurato e consentendogli la fuga, si autoaccusa del delitto che non ha commesso.

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anibas

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Altre opinioni degli utenti su Il seme sotto la neve - Ignazio Silone

  • blase
    opinione inserita da blase il 17/07/2020
    “Non avevo mai pensato che una zolla di terra, osservata da presso, potesse essere una realtà così viva…La stranezza è giusta: sono nato qui, in campagna, e poi ho viaggiato mezza Europa, sono stato u...
    Continua a leggere >
    non so
    faticoso da leggere
  • clary
    opinione inserita da clary il 10/07/2020
    Il seme sotto la neve esce nel 1941 a Zurigo in lingua tedesca e il medesimo anno a Lugano in italiano, quando Ignazio Silone ha già raggiunto fama internazionale prima con Fontamara e poi con Pane e ...
    Continua a leggere >
    100%
    Il seme sotto la neve, pur con i limiti che ho sopra evidenziato, è talmente bello e profondo da poterlo considerare un altro capolavoro di questo grande scrittore abruzzese.
    non di facile lettura
  • kira1992
    opinione inserita da kira1992 il 16/04/2020
    E’ stata una lettura impegnativa quella del romanzo "Il seme sotto la neve" di Ignazio Silone, scritto nel 1940 durante l’esilio dello scrittore in Svizzera e pubblicato in Italia per la prima volta n...
    Continua a leggere >
    La capacità di capire così bene l'animo umano
    E’ stata una lettura impegnativa a volte pesante
  • mask
    opinione inserita da mask il 07/02/2019
    Ho visto, leggendo le varie opinioni sul "Seme sotto la neve" che quanti mi hanno preceduta si sono soffermati a sufficienza sulla trama del romanzo di Silone. Per queste ragioni mi esimo dal ripetere...
    Continua a leggere >
    "Il Seme sotto la neve" è romanzo autobiografico, come tutti le opere di Silone. Da leggersi per capire meglio anche e soprattutto l'uomo
    Il romanzo non va isolato dalla produzione complessiva dello scrittore, altrimenti si perdono un po' le coordinate interpretative
  • wilding
    opinione inserita da wilding il 04/01/2019
    Continua la narrazione delle peregrinazioni di Pietro Spina, il protagonista di "Vino e pane", braccato dalla polizia perché marxista e ribelle. Dapprima incontriamo il giovane in casa della nonna pat...
    Continua a leggere >
    90%
    Uno splendido romanzo
    -