Sprovveduti nella giungla
Il film si basa su un libro autobiografico e racconta di quando l'autore Yossi Ghinsberg dovette sopravvivere per tre settimane nella giungla. Ai tempi, primi anni 80, aveva appena finito il servizio militare e prima di iniziare l'università voleva viaggiare un po' con lo zaino in spalla. Va in dove incontra un gentile professore insegnante svizzero Thomas , Kevin un fotografo americano. I tre si fanno convince da Karl, una guida austriata, ad avventurarsi nella giungla per fare visita a una tribù sconosciuta. Il viaggio si dimostra molto più duro del previsto e si trova separato dagli altri e solo senza cibo e senza equipaggiamento adeguato. Nel film vediamo un Daniel Radclif decisamente diverso e per me credibile. Il film è appassionante, la parte in cui è da solo dopo un po' stanca, visto complessivamente l'ho trovato un bel film. Leggendo la recensione del film e i racconti dell'autore nel libro viene messo più in luce la critica verso chi parte per viaggi avventurosi senza essere preparato. Nel film si punta di più sull'azione anche se il messaggio è chiaro visto quello che capita ai protagonisti.
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