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1 Opinioni per La maledizione degli Usher - Robert McCammon
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    Molto avvincente
    opinione inserita da Silvia Bollini il 31/12/2020
    Comperato quasi per caso, attirato dalla splendida copertina dell'edizione Gargoyle, mi ha subito conquistato con la sua affascinante aura di mistero. Un romanzo claustrofobico, enigmatico e ben scritto, molto originale, e non solo per lo spunto iniziale. Un horror, un mistery ma soprattutto una intrigante epopea familiare all'ombra dell'imponente Loggia degli Usher: se esistesse davvero sarebbe da visitare. McCammon immagina che la storia della famiglia Usher non sia finita con la morte di Roderick e Madeline e costruisce un seguito ambientato ai giorni nostri nel North Carolina. Rix Usher è uno scrittore fallito, abbandonato dalla moglie, afflitto da una malattia che gli scatena crisi in cui un'acutizzazione esasperata dei sensi lo fa soffrire per ogni rumore anche lontano percepito come vicino e tremendamente intenso. Rix è in cerca di una propria identità nel mondo prima ancora che artistica e ritorna a casa in quanto il padre è a letto in fin di vita. Quella del padre è un'agonia misteriosa, nascosta alla vista dei membri della famiglia, come qualcosa di mostruoso. Ma la figura paterna ha un tale carisma , un tale peso da incombere sui protagonisti come se l'uomo fosse ancora attivo e a capo dell'azienda di famiglia. E qui sta la questione dirompente : l'eredità e il comando dell'azienda di armi che da decenni fa prosperare la famiglia tramite accordi con il governo, per il pacifista Rix, soprattutto schifato dall'eredità di sangue della sua famiglia non è un trofeo appetibile, ma il fratello Boone, avido e arrogante teme comunque che Rix possa sottrargli quello che gli spetta e non perde occasione per metterglisi contro. Rix nel frattempo decide di rilanciare la propria carriera di scrittore raccontando la storia della sua famiglia ma ben presto scopre che qualcun altro sta già facendo ricerche per lo stesso scopo ed è qualcosa che crea parecchi problemi perché certi segreti devono rimanere tali. La vasta tenuta degli Usher mette soggezione, si narrano leggende inquietanti come quella dell'uomo delle zucche che rapisce i bambini e un giovanissimo della zona manifesta strani poteri che sembrano collegarlo alle vicende degli Usher ma soprattutto all'uomo delle zucche. Tra ambientazioni suggestive e personaggi inquietanti la vicenda si dipana con una certa lentezza ma senza mai annoiare e ogni tanto arriva il colpo di scena. Riuscirà Rix a sganciarsi dalla famiglia e a scrivere il suo libro o lo farà qualcun altro ? E chi porterà avanti l'opera della famiglia e il controllo della dimora e degli affari ? Ma prima di tutto, cosa affligge il vecchio Walen Usher e perché nessuno lo può vedere tranne un'infermiera che sembra aver perso il lume della ragione ? E chi è la figura che sembra tessere le fila di tutto e che non si palesa ? Non un thriller in senso stretto ma un romanzone solido e ben strutturato, ritmi non brillanti ma adeguati alla struttura narrativa che va spesso a riaffacciarsi in eventi del passato. McCammon ricostruisce ed elabora un complesso meccanismo narrativo in cui la storia della famiglia Usher viene ben argomentata e descritta diventando un racconto nel racconto. Nel complesso un bel romanzo a cavallo tra soprannaturale, thriller e gotico con molto di E.A.Poe che ovviamente ha ispirato tutto.
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    Un romanzo claustrofobico, enigmatico e ben scritto, molto originale, e non solo per lo spunto iniziale. Un horror, un mistery ma soprattutto una intrigante epopea familiare all'ombra dell'imponente Loggia degli Usher
    solo per gli amanti del genere horror/mistery