Opinione su La vita è bella: Commovente
Commovente
12/10/2016
Vantaggi
realistico, di spessore, fa riflettere
Svantaggi
nessuno
Inizia in maniera romantica. Guido Orefice, ebreo, riesce a conquistare Dora, la ragazza di cui è innamorato, ma in procinto di sposare il suo storico fidanzato (un gran dongiovanni senza scrupoli che si vanta con i suoi amici delle sue avventure alle spalle della fidanzata), del quale ha cominciato a non fidarsi, sospettando forse dei tradimenti. Guido porta via Dora dalla sua festa di fidanzamento in maniera comica e spassosissima, in groppa ad un cavallo. I due presto si sposano e hanno un bambino, Giosuè, ma siamo a ridosso della seconda guerra mondiale e Mussolini emana le leggi razziali sulla falsariga dei governi nazista e stalinista. Guido e Giosuè, che già dovrebbe avere cinque o sei anni, riconosciuti di etnia abraica dal regime, vengono deportati in campo di concentramento. Dora non è destinata alla deportazione, perchè secondo le leggi razziali è di pura razza ariana, ma insiste per salire sul treno della morte, a costo di accompagnare la famiglia. Comunque, in campo di concentramento uomini e donne vengono separati e Dora riesce solo ad ascoltare messaggi inviati da Guido attraverso un grammofono, che l'uomo usa a rischio di essere fucilato dai tedeschi. Nonostante il pericolo, Guido fa capire al figlioletto che si tratta soltanto di un gioco. Un gioco difficile, ma se il bambino resisterà avrà in cambio un grosso premio. Guido riesce nell'intento, recitando la parte fino all'ultimo momento, salvando il bambino e sacrificandosi per lui. Da vedere. Bambini preferibilmente con genitori, specie se piccoli, dati i temi della guerra e dei campi di sterminio nazi-fascisti.
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