E prima di morire ballerai con me....
Durante il mese di luglio, ho letto diversi romanzi, tra cui questo "Le piace la musica, le piace ballare" scritto da Mary H. Clark che onestamente non conoscevo e mi è capitato tra le mani per puro caso.
Si tratta sostanzialmente di un romanzo giallo/thriller abbastanza datato poichè è uscito nel 2008, ma che ho avuto modo ugualmente di apprezzare, pur senza esserne propriamente estasiata totalmente e cercherò di spiegarvi il motivo.
La prima cosa che mi ha lasciato un po' titubante è, vi confesso, il titolo, che ho trovato poco accattivante anche se, leggendo tutto il testo, è ovvio che sia pertinente alla trama. Invece ho trovato azzeccata la fotografia della scarpa, per la precisione una scarpa femminile da ballo, la cui ombra, è rosso sangue. Decisamente più allettante con l'idea di un romanzo giallo/thriller.
In totale sono circa 272 pagine, quindi niente di trascendentale e si legge in pochi giorni. Un pò difficile da reperire nelle librerie, qualche probabilità in più si ha nei cestoni degli ipermercati.
Giustamente devo dire qualcosa sulla storia e quindi...
GOCCE DI TRAMA
In questo romanzo il killer adesca ragazze tramite annunci sul giornale. Inizia con la giovane Nan, che viene ritrovata cadavere mentre indossa ad un piede la calzatura sportiva con cui era uscita, ma all'altro, un curioso quanto inusuale sandalo da ballo che lei non avrebbe mai utilizzato in quanto odiava i tacchi.
Nan non è che la prima vittima e se incrociano diverse, fino all'ultima di nome Erin. Anche lei aveva risposto ad un annuncio ( non perchè cercasse un fidanzato, ma il motivo lo scoprirete leggendo il romanzo), e una sera non ha fatto ritorno dopo l'incontro con un uomo di cui si ignora l'identità.
L'amica Darcy, oltre alla polizia, vorrebbe capire chi sia questo serial killer e il motivo di questo modus operandi.
Ovviamente il colpevole è più vicino di quanto si possa credere.
COMMENTO PERSONALE
Riguardo al titolo, ho già espresso il mio parere, quello che posso aggiungere è sulla trama...
La storia si presenta un po' difficile da seguire in quanto ogni capitolo racconta come si svolge la giornata di ognuno dei personaggi, questo giorno per giorno, quindi capite la difficoltà a ricordare "chi è chi" soprattutto all'inizio, quando si devono ancora memorizzare i diversi nomi.
Personalmente questo tipo di divisione dei capitoli mi ha deconcentrata abbastanza poichè appunto, ognuno racconta parti vissute che inizialmente non hanno a che fare le une con le altre.
E ripeto, io per questo motivo ho fatto fatica ad inquadrare i personaggi e quando questi venivano rinominati più avanti, non ricordavo più chi fossero.
Via via si scopre che la faccenda è ancora più complessa in quanto quando si pensa di aver in qualche modo inquadrato il colpevole, salta fuori un imprevisto, che non sto a spiegare. Un evento che rimescola un po' le carte in tavola.
Ovviamente non posso rivelare chi sia il serial killer, ma come ho scritto poco in alto, sarà qualcuno vicino a Erin e Darcy.
Non è un romanzo particolarmente noioso seppur privo di grossi colpi di scena o inseguimenti di qualunque genere, poichè per lo più la parte investigativa viene svolta proprio dall'amica Darcy, che si convince a voler incontrare tutte le persone a cui la sua amica aveva scritto, convinta di poter trovare il colpevole senza domandarsi, una volta che l'abbia trovato, cosa avrebbe potuto fare. Un modo di fare abbastanza sconsiderato e forse un po' lontano da come avrebbe agito una persona reale in carne ed ossa, ma comune in personaggi di film o libri.
Un romanzo nel complesso discreto, che si legge abbastanza velocemente seppur ogni tanto bisogna fermarsi a riflettere a quale personaggio appartenesse un dato nome, non entusiasmante e forse un pochino fuorimoda (visto che ormai non si risponde quasi più ad annunci sui giornali per conoscere le persone ma si passa ai Social) ma tutto sommato ci può stare. Soprattutto perchè non è facile individuare il colpevole.
Discreta trama, discreta ambientazione, personaggi non approfonditi totalmente ma ci si fa comunque una buona idea e un comunque sufficiente sviluppo della storia. Ovviamente è adatto ad un pubblico adulto, anche se mancano riferimenti diretti al sangue e sono assenti particolari agghiaccianti tipici dei thriller più moderni, ma la storia è quella che è.
6 e mezzo è la mia votazione finale ma non lo rileggerò
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