Andrea Maggi - Niente tranne il nome
Mauro Rosso, bidello della locale scuola media, viene brutalmente assassinato, ma non prima di confidare, la sera stessa, tra una bevuta e l'altra, a Fulvio Romoli di avere per le mani qualcosa di grosso. Fulvio insegna proprio nella scuola dove la vittima faceva il bidello, ed è anche l'ultimo ad averlo visto in vita.
Entra in scena la polizia, che capitanata dal Commissario D'Avanzo cerca di trovare l'assassino, e per farlo dovrà scavare tra le conoscenze della vittima, riportando alla luce fatti e personaggi che si credevano dimenticati da tempo.
Sempre a scuola abbiamo Chiara, ragazza ripetente dal carattere difficile e dalla situazione famigliare ancora peggiore, dove si trova a vivere da sola con la madre ma non vanno affatto d'accordo. Ma questa è l'unica soluzione, perché Chiara un padre non l'ha mai avuto.
Fulvio prende a cuore la situazione della ragazza e fa di tutto almeno per farle frequentare le lezioni, ed è ben felice quando vede che Chiara ha finalmente un'amica, la compagna di banco Veronica.
Chiara e Veronica sono quello che di più opposto non si possa immaginare, tosta e decisa la prima, timida e riservata l'altra, ma diventano amiche quasi per caso, e Chiara si trova bene sia con la nuova amica sia con il padre di lei, che la prende subito in simpatia.
Ma c'è sempre un assassino in circolazione, e continua a mietere vittime. La prossima è la ex moglie proprio di Mauro Rosso, ritrovata uccisa nella sua abitazione. Ma la vittima proprio alcune ore prima di essere uccisa aveva contattato la madre di Chiara dicendole che doveva assolutamente parlarle.
Sembrano tutti collegati, tutti loro, che per caso o per destino avevano frequentato un anno di scuola nella stessa classe, e forse proprio tra i compagni è da cercare l'assassino ed il movente.
Ho trovato questo libro molto coinvolgente e scritto in modo delizioso, oltre alle indagini per capire chi è l'assassino, e vi assicuro che non è assolutamente facile capirlo, tutta la storia tratta anche la vita personale dei personaggi, che si incastra perfettamente nella narrazione e nelle indagini.
Io fino a quando non è stato svelato non avevo proprio capito chi fosse l'assassino, ed il colpo di scena è stato davvero piacevole.
Tutta la narrazione temporale e descrittiva è chiara e facilmente seguibile, i personaggi sono ben definiti, proprio come le ambientazioni.
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