Un multiverso... per capitalisti!
Un gruppo di amici soci di una start-up di itnernet scopre che nella casa in cui vive c'è una stanza segreta nella quale c'è uno specchio che è un portale verso un multiverso.
La fantascienza viene spesso usata nel cinema come preambolo per film più commerciali come quelli thriller ed è questo che fa il regista Ezban, gli manca il coraggio di esplorare un argomento complesso come la teoria del multiverso.
E lo capisco perchè non è per nulla facile molto più facile è trasformarlo pian piano in un thriller psicologico. E lo fa con coerenza, eleganza e stile dando il giusto peso alla componente fantascientifica e abbandonandola lentamente grazie ad un espediente. I protagonisti, infatti, pensano bene a come monetizzare la scoperta e ci riescono alla grande con tante idee interessanti.
Il film è piacevole da seguire, ha un buon ritmo e non ha nonsense nella trama.
E questi sono sicuramente dei meriti.
Il cast ha dei volti a me ignoti, ma che sono stati capaci di dare spessore e rendere interessanti i propri personaggi.
Lo consiglio ad un pubblico amante dei thriller e delle belle storie, sicuramente potrebbero restarne delusi i puristi della fatanscienza.
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