James Patterson non delude mai!!
Il romanzo è del 2016, pubblicato da Longanesi nel 2020, e ci ripresenta un personaggio caro a James Patterson, il dottor Alex Cross della polizia di Washington, l’afroamericano esperto “profiler”, insuperabile nella valutazione socio-psicologica dei criminali più incalliti e nel suggerire le strategie più adatte per il loro arresto. Qui siamo al venticinquesimo thriller, e Cross, ben coadiuvato dalla compagna Bree, nuovo comandante della squadra investigativa, non ha vita facile: oltre alla consueta routine, si trova a dover fronteggiare un nemico sfuggente e pericoloso, ben organizzato e deciso. L’argomento è abbastanza nuovo, e porta alla luce una vasta organizzazione criminale decisa a “fare pulizia”, una guerra privata che prende di mira dagli automobilisti incauti ai trafficanti di droga e di uomini. E’ una associazione formata da soggetti che si definiscono “vigilantes” o “ottimizzatori”, reclutati per lo più tra mercenari delle guerre in Afganistan e Iraq, “contractor” che uccidono su commissione, ufficiali a riposo decisi a tutto pur di spazzar via criminalità organizzata e politici corrotti, come si vedrà nell’ultima parte del giallo.
I delitti degli ottimizzatori sono in continuo crescendo. Automobilisti freddati sulle autostrade, poliziotti eliminati perché vicini a scoprire la verità, stragi di camionisti che trasportavano droga e immigrati clandestini, assalto ad una villa fortificata con carneficina di boss della droga, e, addirittura, un tentativo folle di sganciare sulla capitale, da un dirigibile, bombe contenenti
gas nervini letali. Naturalmente i “giustizieri” vengono fermati in un crescendo di scontri emozionanti, nel corso dei quali il nostro eroe per poco non ci rimette la pelle. Ma tutto è bene quello che finisce bene, Alex Cross può tornare ad abbracciare i suoi cari, la nonna Nanà, la figlia Jamie, grande promessa dell’atletica, ed il piccolo e simpatico ribelle Alì. I rientri in famiglia interrompono più volte il corso della narrazione, stemperando emozioni e pericoli.
Tutto sommato, il thriller ha un suo impatto, anche per l’argomento trattato. Lasciano un pò a desiderare l’improbabilità di certe situazioni, poco credibili, e la banalità degli scontri finali, più fantascientifici che reali. Lo stile è il solito, stringato, con poca concessione ad approfondimenti e riflessioni. Un buon prodotto commerciale, anche se Patterson ci aveva anche abituato a romanzi ben più convincenti, quali ad esempio “Il Club di mezzanotte” e “La First Lady è scomparsa”.
Segnala contenuto