Molto avvincente
Lansdale torna a colpire dopo alcuni passi falsi. Ci sono tutti gli ingredienti giusti: soldi, sesso, tradimento, violenza, ironia, drive in, macchine usate...la storia e sulla falsariga di quelli di Hap & Leonard ma con un tocco di malinconia e serieta’ che non guasta affatto. Dialoghi taglienti in puro stile Tarantino o Lansdale che dir si voglia, svolgimento surreale, ma il bello e’ anche quello... Bionda, di un biondo a buon mercato, con un viso pungente delineato da sopracciglia arcuate e labbra capaci di convincere un uomo, di un’età approssimativa ai venticinque anni e dal corpo altrettanto fascinoso con quelle gambe brunite e quell’ombelico che fa capolino sotto la camicetta avvitata in vita: è questo l’aspetto con il quale Ed Edwards conosce la signora Craig, la donna che insieme al marito ha acquistato a rate insolute la Cadillac che al giovane dipendente è adesso richiesto di recuperare.
Ben presto per Ed le circostanze si rivelano tali da fargli auspicare alla possibilità di un cambiamento del proprio ceto sociale, delle proprie sorti: lui che mezzo bianco e mezzo nero si arrabatta con un lavoro arrangiato, può forse, questa volta, sbarcare il lunario e cambiare questa vita grama che sembra averlo relegato ad una esistenza di fatto bieca e misera, mediocre e villana. Allo stesso tempo, Edwards, si renderà conto che non tutto è come auspichiamo, che quel futuro roseo che immaginiamo è in realtà pronto a trascinarci negli inferi.
Solita cavalcata pulp di Lansdale, tra sesso, violenza e whisky e crudele ironia Lettura leggera e veloce che non aggiunge nulla di più a quanto già si sa dello scrittore texano
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