Un solo futuro: #0 fame#
Quest'anno, 2020, il Premio Nobel per la pace è stato dato ad un'importantissima organizzazione che tra l'altro ha sede a Roma, ma di cui pochissimi conoscono l'esistenza e l'operatività: si tratta del WFP, World Food Programme, cioè il Programma Mondiale per il cibo.
La motivazione che ha accompagnato la consegna del Premio spiega con pochissime parole l'importanza e il ruolo del WFP: «Fino al giorno in cui avremo un vaccino medico, il cibo è il miglior vaccino contro il caos».
Il WFP è una delle più importanti organizzazioni espresse dall'ONU in quanto si occupa della solidarietà mondiale contro la fame opponendosi a quello che chiama il caos.
Quest'anno c'erano 318 candidati per il Nobel per la pace, ma l'Organizzazione ha preferito il WFP, soprattutto per come ha saputo operare nei mesi della pandemia là dove come in Yemen, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Sud Sudan e Burkina Faso la combinazione di pandemia e guerre/ guerriglie continue hanno aumentato al massimo le morti per fame e il numero che vive sull'orlo continuo della morte.
Vale la pena perciò di andare a spulciare un po' sul sito dell'organizzazione col seguente indirizzo: https://it.wfp.org/.
Nella home page troviamo in alto a sinistra il simbolo azzurro dell'organizzazione: i due rametti di ulivo dell'Onu che circondano delle spighe di grano raccolto.
Sulla destra il menu è molto chiaro:
-Fame Zero
-Chi siamo
-Cosa facciamo
-Emergenze
-Come aiutare
-Notizie e Pubblicazioni
Ho cliccato e letto in particolare su Fame Zero perchè il WFP si è dato una sfida molto importante, il cui obiettivo base, e decisamente ambizioso, è distruggere la fame entro il 2030, cioè:
-raggiungere la sicurezza alimentare,
-migliorare la nutrizione al di là della pura sopravvivenza,
-promuovere l'agricoltura sostenibile.
Premio meritato e sito consigliato.
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