Simulo o son desto?
Si tratta di un film del 2015 appartenente al genere Science Fiction. La trama in apparenza piuttosto semplice si fa più interessante verso la fine. Un gruppo di 4 astronauti deve portare a termine una simulazione nella quale sono costretti a stare per ben 400 giorni in una navicella sottoterra. Dopo pochi giorni viene annullato ogni contatto con il mondo esterno e non hanno più la possibilità di sapere cosa succede fuori. La situazione resta nel complesso stabile fino ai 200 giorni circa, ma ben presto le cose si complicano ed i personaggi iniziano ad avere allucinazioni e a fare i conti con i loro mostri interiori, comportando anche delle scariche di aggressività da parte di alcuni. Giunti quasi al termine della missione, ci sarà l’intrusione di un individuo e la scarsità d’ossigeno a turbare il loro ormai flebile equilibrio psico-fisico. Decidono quindi di uscire e faranno una scoperta sconcertante: il pianeta terra non è più lo stesso, non c’è più il sole ed i sopravvissuti di un vicino paese cercano di ucciderli.
Ho trovato questo film molto piatto fin oltre la metà della sua durata, difatti è proprio la fine che mi ha entusiasmata di più, nell’indecisione tra simulazione e realtà. Considero ottima la trovata del regista negli ultimi 5 minuti, in cui un video dichiara terminata la simulazione ed il portellone della navicella si apre lasciando entrare quella che sembra luce solare, lasciando così un grosso interrogativo in sospeso.
Segnala contenuto