Molto avvincente
Quando un thriller giunge alla sua conclusione, e quando questo è un buon thriller, fa tirare un sospiro di sollievo. Ecco qua follia profonda, un immersione in apnea nella folle mente di una stalker. Quando riemergi dai meandri più reconditi e oscuri della mente umana, incisa in lettere dalla penna sempre più accattivante di Dorn, prendi una bella boccata d'aria pura. (E rischi la sincope) E resti leggermente deluso dal fatto che sia finito. Come al solito Dorn usa pochi personaggi, sempre chiari e ben delineati. Rimane fedele ai testi precedenti , spremendo come un lampone:Fahlenburg, la Waldklink e Jan (che devo dire questa volta ne passa di cotte e di crude) e Carla. Mettendo in questo modo mette a proprio agio il lettore che già ha avuto il privilegio di conoscere questi luoghi e personaggi, dandogli ulteriore spessore da renderli ancora più concreti e accattivanti. L'intelaiatura della storia rimane incalzante, accattivante e ricca di brivido e mistero, forse alcune scelte un po' scontate, ma credo che diversamente non mi avrebbe trasmesso le stesse emozioni, sfiorando qualche volta l'horror , ma sempre con i suo solito stile: asciutto semplice, ricco di dialoghi; lascia che il lettore sfoghi la sua fantasia nelle parche descrizioni, ma pur sempre concrete
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