Buon sequel
Dopo il celeberrimo Jurassic Park ecco di nuovo Steven Spielberg a dirigere questo sequel, che come ormai sappiamo non si è neppure rivelato l'ultimo. I dinosauri al centro della vicenda sono i T. Rex e i velociraptor; ripresi con relativa generosità, specie se facciamo il paragone con la pellicola capostipite, in cui questi animali erano perlopiù percepiti e basta. La trama sotto certi aspetti è spiacevolmente realistica: un imprenditore ha pensato bene -cioè, male- di far clonare alcuni dinosauri per esibirli e farci tanti bei bigliettoni. Nessun dubbio che se la cosa fosse fattibile e legale qualcuno ci proverebbe davvero! Ci scappano dei morti, però, e le cose non vanno affatto come previsto. Il T. Rex non fa una brutta figura, si mostra meno crudele di quanto forse era in realtà, anche calcolato che con quella stazza doveva avere fame molto spesso, se il pasto era una preda di circa 80 kg. Vero, a quanto si sa, il dettaglio dell'istinto materno e paterno: questi dinosauri carnivori erano eccellenti e amorevoli genitori. A parte i tocchi realistici, la pellicola si lascia vedere volentieri fino alla fine, dove ho apprezzato il messaggio dello scienziato che invita gli uomini a farsi da parte per salvaguardare queste straordinarie creature. Molti hanno fatto un paragone con il film precedente, che a quanto pare è stato più gradito; a me sono piaciuti ambedue.
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