Giallo dal retrogusto amaro
LA STREGA dell'autrice Camilla Läckberg è un giallo dal retrogusto amaro per l’argomento trattato: le morti di bambine innocenti sono, anche se nella finzione narrativa, portatori di angoscia. Il tema è predominante, come in tutti i gialli di Camilla Lackberg e anche se intervallati da ricordi familiari, di attimi di vita tranquilla e di normalità, il peso delle tragedie si fa sentire con tutta la sua oppressione. Il mistero sembra scendere nuovamente sulle sponde di quel fiume che si macchia di peccato. Il paese è spaventato, con il fiato sospeso, in cerca di risposte. Com'è possibile che il dramma si ripeta a distanza di così tanto tempo e con le stesse modalità? Può la maledizione essersi impossessato di un luogo? E soprattutto cosa c’entra la strega del titolo del libro con tutta questa storia?
Questo modo di coinvolgere anche emotivamente il lettore e non solo razionalmente per quel che riguarda l’indagine, è il punto forte della scrittrice svedese, che riesce a legare indissolubilmente alle vicende del luogo.
Con il solito ritmo incalzante, forse con un po’ troppi personaggi che inizialmente spiazzano e confondono, anche La strega riesce nel suo intento di appassionare il lettore. Qualche dettaglio in meno dei vari protagonisti, probabilmente, non sarebbe dispiaciuto a molti appassionati della Lackberg, ma nel complesso La strega è un romanzo ben riuscito
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